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Il bimbo sta nascendo:
agente della Fifa security in versione
‘ostetrica’ soccorre la partoriente

FERMO - L'attenzione dell'agente Loris Antolini è stata richiamata dalle grida di una donna all'ingresso del Murri. Antolini si è precipitato in suo soccorso: un bimbo stava venendo alla luce. Immediato anche l'intervento dei medici e del personale sanitario

Loris Antolini

Quella vissuta questa notte, all’ingresso dell’ospedale Murri, per l’agente della Fifa security Loris Antolini è stata un’esperienza indimenticabile, di quelle da portare nei propri ricordi più belli e emozionanti. L’agente della Fifa che svolge servizio di sicurezza al nosocomio fermano, infatti, intorno a mezzanotte ha sentito le grida di una donna provenire dall’ingresso dell’ospedale. E così, lanciandosi verso la rampa di accesso del Murri, si è preparato al peggio. Invece, ad attenderlo, c’era quella che da lì a pochi istanti sarebbe diventato un momento di assoluta gioia e felicità. Si perché quella donna, accompagnata dal marito, stava chiedendo aiuto perché sul punto di partorire. Il parto praticamente in corso a tal punto da impedire alla donna addirittura di muoversi. E così Antolini, subito intuita la delicatezza del momento, insieme al marito della donna, ha sorretto la partoriente in attesa dell’arrivo del personale medico e sanitario. Pochi istanti, per la verità, quelli trascorsi dall’arrivo della donna al Murri all’intervento dei medici e delle ostetriche. Ma, anche se durato poco, data la delicatezza, si diceva, della situazione, l’intervento di Antolini è stato fondamentale. “Ci corre l’obbligo di sottolineare la rapidità, la professionalità e la gentilezza con cui il personale medico-sanitario ha immediatamente soccorso la donna” fanno sapere dalla Fifa security. Insomma dopo tanti interventi tesi a ristabilire la calma e la sicurezza in ospedale, ma di quelli che mettono la Fifa faccia a faccia con squilibrati, balordi o anche criminali, quello di questa notte è stato un intervento sì difficile, da far tremare le mani per la responsabilità ma che, alla fine, ha riempito di gioia il cuore di Antolini, della Fifa e dell’ospedale.


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