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Assistenza sanitaria e domiciliare “smart”
per gli over 75: parte la sperimentazione

FERMANO - Comuni, Università e Asur insieme. Cura degli anziani attraverso lo Smart Village, progetto sperimentale della durata di un anno che potrà essere esteso anche ad altri territori
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di Alessandro Giacopetti

Migliorare il sistema di assistenza socio sanitaria; migliorare l’inclusione sociale delle persone anziane; aumentarne la mobilità: questi in sintesi gli obiettivi del progetto Smart Village presentato nella Sala Comunale “Chiesa di San Filippo” a Fermo. Attraverso le nuove tecnologie e una piattaforma web, l’operatore sociale del servizio di assistenza domiciliare (SAD) metterà in contatto il paziente con il medico di base, le farmacie comunali e i servizi sanitari necessari.
A coordinare i lavori, Alessandro Ranieri, dell’Ambito Sociale XIX secondo cui “Smart Village (Villaggio Intelligente) parte dal senso della comunità e della collettività che aiuta chi è in difficoltà. Un progetto sanitario e di assistenza rivolto ad anziani oltre 75 anni che parte dal basso, dai sindaci dei Comuni, per affrontare i problemi coinvolgendo i medici di base, gli operatori di assistenza e le farmacie comunali”.

La fase sperimentale durerà un anno e coinvolgerà 200 anziani over 75 non autosufficienti residenti nei Comuni di Belmonte Piceno, Falerone, Francavilla d’Ete, Massa Fermana, Monte Vidon Corrado, Monteleone di Fermo, Montappone, Servigliano, in provincia di Fermo; Mogliano e Petriolo in provincia di Macerata. Collaborano l’Università Politecnica delle Marche, l’Inrca, l’Asur Area Vasta 4 e la Regione Marche. Presenti molti dei sindaci coinvolti, oltre a operatori sanitari, medici e ragazzi del Servizio Civile Nazionale

Nel corso della presentazione odierna, Paolo Calcinaro, presidente del Comitato dei Sindaci si è detto “soddisfatto per lavoro portato avanti all’interno dell’Ambito Sociale”. Il Vice Prefetto di Fermo, Pina Maria Biele ha ricordato che “l’Italia è seconda nel mondo per longevità della popolazione dopo il Giappone, prima in Europa. Serve, quindi, collaborazione tra operatori ed enti oltre all’utilizzo di sistemi tecnologici per affrontare le problematiche che si pongono. Smart Village è un progetto sperimentale della durata di un anno che potrà essere esteso anche ad altri territori”. Fabrizio Cesetti, assessore al Bilancio della Regione Marche lo definisce: “un progetto con un approccio innovativo alle necessità di assistenza della popolazione anziana affinché si senta parte integrante della società. Obiettivo: spostare l’assistenza dalle strutture sanitarie alla domiciliarietà, con personale formato e competente capace di assistere l’anziano non autosufficiente all’interno della propria abitazione. Nel nuovo piano sanitario della Regione Marche ci saranno queste linee di intervento, oggi anticipate dal progetto Smart Village che abbraccia 2 province, Fermo e Macerata”, ha anticipato Cesetti.
Stefano Pompozzi, vicepresidente della Provincia di Fermo ricorda che “riuscire ad avere i livelli di assistenza che abbiamo oggi, seppur con tutte le ristrettezze economiche del caso è un merito per il territorio. Sicuramente la popolazione tende ad invecchiare sempre più e aumentano i soggetti che necessitano assistenza. Bene quindi, l’individuazione di un bacino di popolazione, che sia un campione per sperimentare un progetto che implementa le nuove tecnologie per l’assistenza”. E’ Graziano di Battista della Camera di Commercio di Fermo ad aggiungere che “quando una società dimentica chi è in difficoltà si impoverisce. Bisogna essere capaci di stare vicino a coloro che hanno bisogno dato che oggi abbiamo tutti gli strumenti che permettono agli operatori sanitari di dare la loro presenza virtuale ed essere sempre in contatto con i pazienti”. Secondo Don Sebastiano Serafini, componente della Pastorale della Salute, Vita e Bioetica: “un legame tra il mondo della chiesa e quello delle istituzioni è rappresentato dal punto di vista sul territorio e sulla società che la chiesa può offrire”.

Nella seconda parte della mattinata il Dottor Michele Germani ha ricordato che “il progetto nasce un anno e mezzo fa con incontri informali in comuni dell’entroterra. L’idea è sostenere la popolazione che invecchia per migliorarne la qualità della vita in un territorio, quello collinare, con problemi di spopolamento e assenza di giovani. Nei comuni coinvolti gli over 75 sono il 16% della popolazione. Abbiamo somministrato sondaggi a 1300 anziani di questa fascia di età. E’ emerso che bisogna: evitare l’isolamento degli anziani malati; migliorare l’accessibilità ai servizi di assistenza; migliorare l’accessibilità delle abitazioni in cui si trovano gli anziani per aumentare altresì la qualità del servizio di assistenza. I pilastri del progetto, quindi, sono: migliore gestione e organizzazione dei servizi sanitari in base alle strutture esistenti; puntare sui servizi sociali anche per il supporto psicologico degli anziani. Il tutto con tecnologie smart a costi accessibili”.

Il Rettore dell’università Politecnica delle Marche Sauro Loghi: “Le tecnologie di assistenza frutto della ricerca vanno applicate e integrate in questo progetto su un campione di persone. Dai risultati e dalle esperienze del primo anno di sperimentazione trarremo risultati per poter allargare Smart Village ad altri comuni. Le Marche hanno un modello di città diffusa in una molteplicità di Comuni distribuiti dal mare alla montagna, in quelle che sono chiamate aree interne”. Numerosi gli interventi che si sono succeduti nel corso della mattinata tra cui quelli dei dottori Licio Livini dell’Asur Area Vasta 4, Pietro Scendoni dell’Inrca di Fermo e quello di Giuseppe Forti, sindaco di Monte Vidon Corrado.


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