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Nuove tecnologie per migliorare l’assistenza sanitaria anche a casa:
nasce Smart Village

FERMANO - 200 ultrasettantacinquenni del territorio collinare nella media valle del Tenna sperimentano il progetto Smart Village per migliorare la risposta alle esigenze di prevenzione e salute
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di Alessandro Giacopetti

Presentato alla Sala Comunale “San Filippo” a Fermo il progetto Smart Village, relativo all’assistenza sanitaria e domiciliare di persone anziane con età superiore a 75 anni, residenti nelle aree collinari della media valle del Tenna. Dopo una prima parte scandita dagli interventi di numerose autorità intervenute, il seminario è proseguito con la tavola rotonda coordinata da Giuseppe Forti. Tra i Comuni fondatori del progetto, infatti, c’è Monte Vidon Corrado.

Il sindaco Giuseppe Forti è stato, in passato dirigente dei Servizi Sociali al Comune di Fermo e direttore del Montessori. Così ha sintetizzato il progetto Smart Village: “nasce da una analisi e da sondaggi sulle criticità dei servizi sul territorio. Criticità derivante anche dalla frammentazione dei piccoli Comuni, da cui emerge che la risposta alle necessità delle persone anziane è poco adeguata. Un esempio è il continuo ricorso alle badanti, che non risolve i problemi ma spinge ad un ulteriore isolamento nelle loro dimore. In casi di anziani lasciati soli, inoltre, dovremmo porci il problema di adeguare anche l’abitazione alle difficoltà quotidiane, ad esempio attraverso la telemedicina, il monitoraggio e controllo a distanza, gestito da una piattaforma che raccolga dati e che li metta a disposizione dei medici di base. Questi ultimi sono i più vicini alle persone. Lo scopo è arrivare a compiere interventi personalizzati.

Nell’ottica del benessere della persona, il ruolo dei Comuni è determinante – ha proseguito il sindaco di Monte Vidon Corrado – per realizzare un progetto generale di attenzione e inclusione sociale che comprenda un servizio diffuso di aiuto alla mobilità. Obiettivo del progetto – ha dichiarato Giuseppe Forti – è dare più qualità dei servizi nell’area collinare per rendere il territorio più attrattivo e frenare lo spopolamento, compensando la diffusione delle strutture sanitarie nei grandi centri e sulla costa. Il progetto è nato prima del sisma, facendo una indagine con i medici di base per selezionare 1300 persone. Tra questi è stato individuato un target di 200 utenti che ora sono inclusi nel progetto sperimentale di 12 mesi. Poi verrà ampliato per creare un sistema diffuso di di servizi che coinvolga medici di base, farmacie comunali, aziende di telemedicina, domotica, e progetti di abbattimento delle barriere architettoniche”, ha concluso il sindaco Forti.

In concreto, una volta monitorata l’evoluzione della salute dell’anziano, il medico potrà definirne le opportune terapie anche farmacologiche, indicando alla farmacia i medicinali necessari che potranno essere prontamente preparati e consegnati attraverso il personale di assistenza domiciliare. In questa prima fase sperimentale, Smart Village riguarderà 200 anziani residenti nei comuni di Belmonte Piceno, Falerone, Francavilla d’Ete, Massa Fermana, Monte Vidon Corrado, Monteleone di Fermo, Montappone, Servigliano, in provincia di Fermo; Mogliano e Petriolo in provincia di Macerata. Collaborano l’Università Politecnica delle Marche, l’Inrca, l’Asur Area Vasta 4 e la Regione Marche.

Nel corso della mattinata è anche avvenuta la cerimonia formale della firma del progetto da parte dei sindaci presenti.

 


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