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Furto con spaccata
allo chalet Papillon

PORTO SANT'ELPIDIO - I ladri sono entrati in azione intorno alle 4 di questa notte. Sul posto i carabinieri che hanno avviato le indagini
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Prima l’allarme, distrutto. Poi la porta, spaccata. Infine il furto. Questa notte a pagare il conto con la criminalità è stato lo chalet Papillon di Marco Ciccarelli, sul lungomare di Porto Sant’Elpidio. Alcuni malviventi alle 4,16 sono entrati in azione e, con una serie di mosse presumibilmente studiate a tavolino, hanno messo a segno un furto a danno della concessione balneare. I banditi, dopo aver forzato un paio di finestre con un piede di porco, hanno sfondato una porta-finestra e, una volta dentro, hanno rovistato dappertutto per poi scappare. Refurtiva? Un palmare touchscreen di quelli utilizzati per prendere gli ordini ai tavoli. E una manciata di spiccioli che, oltretutto, i ladri hanno perso nella fuga. Dunque un bottino piuttosto misero. Non si può dire altrettanto, invece, per la scia di danni lasciata dai criminali, dall’impianto di allarme, con i sensori perimetrali esterni distrutti, alla porta-finestra. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione che hanno subito avviato le indagini nel tentativo di dare un nome e un volto ai banditi. Indagini che partono dalle immagini della videosorveglianza che hanno ripreso due uomini in azione, travisati da cappucci e sciarpe.

Uno si vede solo di spalle, l’altro viene ripreso frontalmente dalle telecamere, ma col viso parzialmente coperto ed un giubbotto di pelle. Sembra probabile che i malviventi abbiano effettuato nei giorni precedenti un’azione preparatoria del colpo. Sabato mattina i titolari del ristorante hanno trovato aperto e in disordine un armadio esterno, utilizzato per custodire pentole e stoviglie. Alcuni metri a nord dello chalet sono state invece sfondate le porte di un paio di cabine.  Quello che era parso un atto vandalico potrebbe essere stato una perlustrazione prima del blitz. “Il furto è poca cosa, una manciata di monete ed un palmare del costo di poco inferiore ai 200 euro – le parole del titolare Ciccarelli, svegliato stanotte dal telefono collegato al sistema d’allarme e precipitatosi subito sul posto – Il danno invece è notevole, il più ingente è la finestra sfondata, ma ci sono anche le porte danneggiate e i sensori sradicati”.

P.Pier.

 


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