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Non rientra a casa dopo la scuola,
scatta il piano ricerche della Prefettura:
ritrovata nella notte una 16enne

FERMO - Il Prefetto D’Alessandro desidera ringraziare la dirigenza scolastica ed i docenti, per la vicinanza dimostrata e per la fattiva collaborazione prestata nel complesso lavoro

Il Piano di ricerca persone scomparse, attivato nel pomeriggio di ieri, 14 marzo, ha permesso di ritrovare, nel cuore della notte, una ragazza minorenne di 16 anni, nata a Fermo e studentessa presso un Istituto superiore della città, che già da alcuni giorni, all’oscuro dei genitori, non frequentava.

La denuncia è stata sporta ieri dal padre della ragazza vedendola non rientrare in casa al termine dell’orario scolastico, come era solita fare anche quando non andava a scuola. In relazione alla minore età della ragazza, il Prefetto Maria Luisa D’Alessandro, coadiuvata dal Capo di Gabinetto viceprefetto aggiunto Francesco Martino, ha da subito attivato l’intero sistema operativo previsto in questi casi, assumendo il coordinamento generale delle ricerche e presidiando l’Unità di crisi in Prefettura convocata in seduta permanente.

Nella prima serata la Prefettura ha informato l’Autorità Giudiziaria della scomparsa della minore, rimanendovi in costante raccordo. Intensa è stata l’attività info-investigativa portata avanti dall’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia di Stato per acquisire quanti più elementi possibili che potessero permettere di far luce sulla vita della ragazza e fornire validi canali di ricerca.

Il Prefetto D’Alessandro desidera ringraziare la dirigenza scolastica ed i docenti, per la vicinanza dimostrata e per la fattiva collaborazione prestata nel complesso lavoro, volto ad un’intessitura di una trama conoscitiva, articolata e delicata, che è stata dirimente e fondamentale per ritrovare la ragazza e poter chiudere il caso con un epilogo positivo. Le componenti convocate al tavolo tecnico, tra cui i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile, professionalmente preparati per attivarsi nell’immediatezza dei fatti, hanno lavorato in piena sinergia, a dimostrazione dell’importanza di aver creato un sistema rodato di lavoro congiunto e coordinato, se pur rispettoso delle specifiche competenze di ciascun ente, che sa dialogare con la società civile e le sue articolazioni rappresentative.

Per motivi di riservatezza, trattandosi di un minore, la Prefettura ha ritenuto opportuno non divulgare altri elementi informativi specifici attinenti al caso, ma l’episodio della scorsa notte, rafforza la necessità da parte delle Istituzioni e di chi ricopre pubblici incarichi, di lanciare un appello alle famiglie, quindi a tutti noi, di un maggior dialogo all’interno delle proprie mura domestiche, che permetta di conoscersi meglio, in un aiuto reciproco tra generazioni che possa permettere ai nostri figli di crescere in armonia all’interno delle proprie case, quale premessa indispensabile per costruire relazioni virtuose nel mondo che ci circonda.


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