“E’ divenuta alquanto stucchevole, per non aggiungere anche strumentale e demagogica, la polemica sulla tassa di soggiorno che il Comune di Fermo vuole introdurre. Un argomento usato a pretesto da chi ha voluto semplicemente puntare il dito senza la minima cognizione di causa, senza la pur minima informazione”. L’assessore Francesco Trasatti e il capogruppo di Piazza Pulita Daniele Iacopini replicano a chi mette in discussione le scelte dell’amministrazione in materia di turismo.
“Occorre sgombrare il campo da equivoci, quelli che poi chi strumentalizza contribuisce a creare – afferma l’assessore alla Cultura e al Turismo, Francesco Trasatti – non si tratta di un nuovo balzello a discapito del turismo e dei turisti. Non si è così sprovveduti da voler adottare una disposizione se questa va contro l’interesse della città. In questi giorni è stato allestito un teatrino delle polemiche in cui è facile dire la propria, senza nemmeno sapere che le Città, anche note e demograficamente consistenti, che hanno adottato tale contributo sono governate indistintamente dal centrodestra, dal centrosinistra o dal Movimento 5 Stelle – continua -. Dunque, come si direbbe, un provvedimento bipartisan che non tiene conto del colore di chi governa ma che invece vuole tenere in debita considerazione i benefici ed i vantaggi per l’intera collettività che tale contributo porterà. A Fermo si fa polemica per il gusto di farla perché poi – varcato il confine cittadino – le diverse forze politiche sono pronte a cambiare opinione a seconda delle necessità amministrative, vedi Civitanova qualche giorno fa”.
Francesco Trasatti aggiunge: “L’ alzata di scudi in atto sta facendo troppo rumore, in modo esagerato, più della misura stessa. “Che a Fermo è stabilita in 0,20 centesimi per due mesi e mezzo, una delle più basse d’Italia – afferma Trasatti -. Dunque una misura equa, che garantisce un piccolo ritorno senza eccedere o penalizzare. E contribuisce a sostenere il settore turistico a beneficio di tutta la città. Un introito che non va a rimpinzare indistintamente le casse comunali, come si vuole far erroneamente credere – anche perché se volevamo fare cassa ci saremmo mossi su altre cifre, come avvenuto in altre città d’Italia – ma che viene reinvestito in un ambito su cui come Amministrazione stiamo da sempre puntando. Una misura che, tra l’altro, permetterà di garantire i servizi in futuro, con bilanci che potranno finalmente contare su entrate certe. I fatti ed gli investimenti di questi anni parlano da soli: triplicata la distribuzione di materiale promozionale turistico con iniziative ad hoc, da Milano all’Umbria, gemellaggi internazionali potenziati, nuovi punti informativi estivi (ad oggi sono 4), l’investimento su Torre di Palme come Borgo più bello d’’Italia e sede a breve, tra l’altro, di un museo archeologico”.
Della stessa opinione il capogruppo di Piazza Pulita Daniele Iacopini: “Un impegno continuo e costante che come Amministrazione continueremo a portare avanti, con o senza tassa di soggiorno. Nello specifico, qualcuno afferma che la tassa potrebbe pesare su un territorio e su operatori già messi alla prova dal terremoto. Ma davvero si crede che 20 centesimi a persona di tassa di soggiorno possano demotivare qualcuno a visitare la nostra città? E perché, invece, non si considera la ‘tassa’ come una sorta di contributo indiretto a una Fermo che, nonostante le difficoltà, si è rialzata e investe ancora più convintamente sul piano turistico? Il nodo centrale della questione è quello di trovare un accordo, per fare ciascuno la propria parte, tra pubblico, visitatori e operatori privati. Con questi ultimi, in particolare con le associazioni di categoria, sono stati organizzati due incontri per far capire la disponibilità all’ascolto ed al dialogo, la volontà a recepire le istanze e le esigenze, pur nella differenza di opinioni sulla misura. Con l’ente comunale che si è presentato alle riunioni con “i fogli in bianco”. Sono stati chiesti suggerimenti e necessità; in seguito avanzate proposte, tra l’altro dileggiate sulla stampa anche in modo ingeneroso. Apertura e disponibilità ci saranno sempre – conclude il capogruppo di Piazza Pulita -: il tavolo aperto anche con il coordinamento B&B, con cui c’è un rapporto molto proficuo, ne è un esempio. In generale, pur avendo noi ipotizzato come spendere i proventi della tassa, rimaniamo aperti al confronto su questo e su tutte le tematiche inerenti il turismo con operatori, cittadini e forze politiche. L’impressione però è che si sia di fronte spesso a una sorta di ‘legge di Murphy’ applicata alla politica cittadina: se c’è la possibilità che una proposta venga interpretata in maniera pregiudizialmente negativa, state certi che questo avverrà”.
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