Ricostruzione post sisma, il vice presidente del Consiglio regionale, Piero Celani, si appella al capo dell’ufficio ricostruzione Cesare Spuri e alla commissaria nazionale Paola De Micheli. «Considerato le imminenti scadenze – afferma Celani – relative al contributo per la ricostruzione privata, e visto che debbono ancora essere redatte oltre 14000 schede AeDES, quest’oggi ho scritto al direttore dell’USR Marche, Ing. Cesare Spuri ed al commissario straordinario per la ricostruzione on. Paola De Micheli, affinché provvedessero a concedere un’adeguata proroga per la presentazione di dette pratiche, viste le difficoltà che hanno i comuni per completare i sopralluoghi, e la complessità delle pratiche stesse».
Di seguito il testo integrale della lettera:
Egregio ing. Spuri,
ho preso visione della Sua nota prot. n. 0013689 del 13/03 u.s. inerente l’oggetto e non Le nascondo la mia preoccupazione ed anche la tanta perplessità che la stessa mi ha procurato.
Pur condividendo con Lei la necessità di accelerare il processo di ricostruzione degli edifici sia pubblici che privati, e riconoscendo all’Ufficio da Lei diretto, l’impegno fin qui profuso per dirimere le problematiche tecniche, che quotidianamente vengono evidenziate dai professionisti e dagli stessi cittadini, non posso non rilevare una contraddizione in termini nella Sua nota.
Come può essere possibile che nei prossimi 10 giorni possano redigersi 14.235 perizie giurate, tenuto conto anche che, alcuni Comuni devono ancora notificare migliaia di ordinanze, ed allo stesso modo, come potrà essere possibile che in un mese o poco più potranno presentarsi all’USR circa 6000 progetti di ricostruzione per danni lievi, se prima non si modifica la regolamentazione tecnica posta alla base di tali progetti? Inoltre, Le faccio presente, che proprio per questi ed altri motivi, in tutto il territorio colpito dal sisma, sta lievitando nei cittadini un senso di scoramento, rassegnazione e ancora peggio di sfiducia, in quanto si vedono avviluppati in un meccanismo burocratitico esasperato che sta veramente disgregando le nostre comunità. Considerato pertanto il positivo rapporto che si è instaurato tra Lei e le Istituzioni e gli Ordini professionali, La invito a sollecitare il Commissario Straordinario, affinchè venga concessa una adeguata e congrua proroga delle scadenze sopra richiamate, onde evitare anche l’insorgere di inutili e ulteriori preoccupazioni ai cittadini, già fortemente provati dagli eventi, e a farsi parte diligente nella convocazione di un Tavolo tecnico-politico al fine di esaminare nel dettaglio tutte le problemtiche fin qui emerse, in modo che insieme, ciascuno per le proprie competenze (Governo, Regioni, Comuni, Ordini professionali, ecc.), possa trovare le adeguate soluzioni per eliminare l’impasse in cui il processo di ricostruzione si sta avviando. Solo dopo questo percorso, si potranno stabilire alcune scadenze che, comunque andrebbero sempre monitorate, al fine di evitare che i cittadini, oltre al danno subito, possano incorrere anche nella beffa di non poter accedere ai contributi, addiruttura per scadenza dei termini!
Confidando in un Suo autorevole e tempestivo intervento e nel Suo elevato senso di responsabilità che Le ho sempre riconosciuto.
In precedenza era arrivata anche la richiesta del presidente della Regione, Luca Ceriscioli, al presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni ed alla commissaria Paola De Micheli una lettera con la richiesta di verificare se provvedimenti normativi o commissariali prevedano lo spostamento dei termini per la presentazione di progetti della ricostruzione privata «al fine di consentire a cittadini e professionisti di poter accedere alle provvidenze legate ai danni derivanti dal sisma in tempo utile e consono alla complessità degli interventi da realizzare», si legge nella lettera. Il presidente Ceriscioli segnala la criticità della situazione ricordando che sono quasi 20mila le perizie e progetti per danni lievi.
La richiesta nasce a seguito della segnalazione da parte del direttore dell’Ufficio Ricostruzione delle Marche Cesare Spuri. Il presidente Ceriscioli sottolinea come questa situazione crei «seria preoccupazione tra i sindaci, i professionisti e i cittadini che hanno segnalato tutte le criticità legate all’ormai approssimarsi delle scadenze».
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