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Sitting Volley, Fermo unica realtà delle Marche;
Brasili: “potremmo creare centro federale”

FERMO – Brasili: “chiedere alla federazione di creare un centro per il sitting voley che porterebbe il turismo sportivo. Proposta dopo la convocazione di atleti fermani in nazionale

di Alessandro Giacopetti

La prima notizia, anticipata ieri da Cronache Fermane, è che tre ragazzi del Fermano, Cristiano Crocetti, Federico Ripani e Riccardo Scendoni sono stati convocati nella nazionale italiana di sitting volley in partenza per la corea del Sud a caccia del mondiale.
L’altra notizia è che in tutta la Regione Marche c’è una sola società sportiva che promuove il sitting volley. La Scuola di Pallavolo Fermana. L’anno scorso ha anche partecipato al campionato italiano della pallavolo disputata seduti. Disciplina divertente ma al tempo stesso impegnativa e stancante, che si gioca appunto seduti a terra su un campo più piccolo di quello della pallavolo tradizionale e con una rete alta un metro e mezzo. Lo spostamento avviene con le mani e il gioco è molto rapido. A livello amatoriale può essere praticata da tutti, diversamente abili e normodotati.
“Non è da tutti avere società sportiva con 3 convocati in nazionale – scherza in conferenza stampa Remo Giacobbi, presidente della Scuola di Pallavolo Fermana, ammettendo – è un onore e un orgoglio. Spero nell’esito positivo soprattutto per i componenti della nazionale che fanno molti sacrifici negli allenamenti. La Scuola di Pallavolo Fermana segue 700 ragazzi nelle scuole della città attraverso tecnici che vannno ad insegnare pallavolo. Il prossimo anno vorremmo inserire il sitting volley nelle scuole visto che può essere praticato da tutti”.

Per Fabio Carboni, presidente comitato territoriale Fipav Ascoli-Fermo, “in un mondo in cui sentiamo sempre notizie negative questo è un esempio di positività. I 3 ragazzi sono un esempio per la loro forza di volontà e hanno lo spirito di portare avanti i valori della vita. Idea è fare di loro dei testimonial”. Un ringraziamento, Fabio Carboni lo ha rivolto all’amministrazione comunale per lo spazio che da all’unica società di sitting volley delle Marche.

Vincenzo Garino, delegato provinciale di fermo del CONI, definisce “una bella sorpresa che vi siano 3 convocati in azzurro provenienti dalla scuola di pallavolo fermana e questo ci rende fieri. Auguro a loro di ottenere il miglior risultato possibile, perché vincere aiuta e stimola alla partecipazione agli eventi sportivi”.

Franco Brasili, presidente del comitato regionale Fipav: “il sitting volley è l’unico degli sport associati al Comitato Paralimpico Italiano che può essere giocato da abili e diversamente abili senza discriminazione, quindi fa inclusione”. Poi lancia una proposta: “chiedere con forza di creare un centro federale per il sitting volley a Fermo. Potrebbe creare un indotto di turismo sportivo in una città molto dotata di palestre”.

Paolo Calcinaro ha definito quello di fare sport “il modo giusto e positivo di affrontare quanto di negativo a volte la vita propone. Quella di creare un centro per il sitting volley a Fermo è una proposta su cui discutere perché avrebbe valenza positiva in vari ambiti: sport, turismo, sociale. Vedremo come svilupparlo da qui a un anno e mezzo quando in città ci sarà anche una palestra in più”, ha detto il sindaco riferendosi a quella del nuovo liceo classico.

Alberto Scarfini, assessore allo Sport ha lodato sia il lavoro sul territorio svolto dalla Scuola Pallavolo Fermana anche ma non solo per il sitting volley, aggiungendo che “è importante che vi sia a Fermo un centro dedicato al sitting volley, che permette di fare sport anche ai diversamente abili”. L’assessore ha collegato questo con i l’attività svolta dal Soccer Dream Montepacini dalla Filippide del Fermano e con la recente organizzazione alla piscina comunale del Campionato Fisdir di nuoto.

Unico assente giustificato per motivi di lavoro è Riccardo Scendoni, che ha iniziato a giocare a pallavolo da piccolo a Grottazzolina. Dopo l’incidente ha ripreso a fare sport con l’atletica arrivando a disputare gare importanti fino alla convocazione alle Paralimpiadi di Londra. La sua passione per la pallavolo è riesplosa ora con il sitting volley che lo ha riportato su palcoscenici internazionali.

Presente, invece, Federico Ripani, che ha iniziato a giocare nel 2015 proprio su impulso dello stesso Riccardo Scendoni, dopo che nel 2013 all’età di 22 anni, ha subito un incidente. “oggi sono in una squadra con uno staff tecnico e un clima pari a quello di una famiglia dove crescere insieme. Le gare ci offrono la possibilità di confrontarci con altre squadre a livello internazionale. Daremo il meglio perché dietro c’è un grande lavoro e una unità di squadra”. Accanto a lui Cristiano Crocenzi, per cui il sitting volley è stato “un modo per rimettermi in gioco e mostrare che, seppur con disabilità, posso ancora dare qualcosa”.

Conclusioni affidate a Emanuele Fracascia Commissario Tecnico della nazionale italiana del sitting volley che dopo aver presentato il tabellone delle partite che include l’Italia, ha spiegato che la nazionale che vincerà la finale parteciperà al torneo mondiale in programma in Olanda. Accanto a lui il brasiliano Amauri Ribeiro Direttore Tecnico delle nazionali maschile e femminile. “Il sitting volley si disputa in oltre 70 paesi del mondo, e da pochi anni anche in Italia dove spero che abbia uno sviluppo. E’ sempre bello vedere la crescita personale degli atleti, anche per me che ho iniziato in Brasile dove ora solo oltre 40 le società presenti che coinvolgono oltre 500 atleti disabili”.


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