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“La poesia per dimostrare
che abbiamo qualcosa da dire”:
Chelli dona il suo libro al sindaco

FERMO - Calcinaro ha ricevuto a Palazzo Comunale il giovane studente al quarto anno del Liceo Scientifico, incoraggiandolo a proseguire lungo la strada scelta

“Giovane amante della parola che riversa ciò che ha dentro su un foglio”. Così si definisce Giovanni Chelli sul suo blog e che ora, grazie ad un concorso nazionale cui ha preso parte, ha visto la possibilità di poter vedere pubblicati i suoi componimenti poetici in un libro dal titolo Poesie Atto I (come vi avevamo raccontato lo scorso gennaio su Cronache Fermane).

Ben 40 le poesie contenute che spaziano dall’amore alla morte fino alla considerazione per gli ultimi. Diciassette anni, studente al quarto anno del Liceo Scientifico di Fermo, è stato ricevuto al Palazzo Comunale dal sindaco Paolo Calcinaro che, dopo aver ascoltato come sia arrivata la possibilità per lui di poter pubblicare così giovane un libro di poesie, si è vivamente congratulato e lo ha incoraggiato a proseguire.

Giovanni Chelli, che vorrebbe proseguire gli studi iscrivendosi alla facoltà di lettere moderne all’Università per dedicarsi all’insegnamento “senza trascurare la scrittura” – ha precisato – ha voluto spiegare anche che “questa sua passione per la poesia vuole essere un atto di rivalsa nei confronti delle generazioni precedenti e dimostrare loro che invece i giovani di oggi sanno cosa dire”.

Dunque, un bell’esempio quello di Giovanni Chelli per tanti suoi coetanei e non solo di impegno culturale che in questo caso trova dimostrazione pratica nella poesia, campo arduo ed insolito per molti giovani della sua età ma, come visto, non impraticabile.

 

“Non siamo affatto una gioventù bruciata”: le poesie di Giovanni Chelli scelte dalla Feltrinelli


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