Piazza “cardio-sicura”: installato
in centro il defibrillatore donato
alla città dalla onlus Serroni

PORTO SAN GIORGIO - La onlus Nicolò Serroni lo ha donato alla città ma Sandro Serroni rigira i ringraziamenti: "Acquisto merito della comunità e di tutti coloro che collaborano con noi". Il Dae è dotato di un sistema di allarme, di videosorveglianza e di un localizzatore

Sandro Serroni con il nuovo defibrillatore in piazza Matteotti

Testato, abilitato, attivato e sistemato nell’apposito contenitore. Pronto, insomma, nella speranza, però che resti inutilizzato. Da oggi pomeriggio il defibrillatore per esterni donato dalla onlus Serroni alla città, e istallato tra l’ingresso della stazione ferroviaria e il sottopasso che conduce a piazza Mentana, è attivo a tutti gli effetti. La onlus nata in memoria di Nicolò Serroni, prematuramente scomparso sulla spiaggia sangiorgese, e guidata dal papà Sandro, ha infatti acquistato un defibrillatore per esterni per rendere la piazza sangiorgese “cardio-sicura”. Ma proprio Sandro Serroni rigira i meriti alla città: “Devo ringraziare la comunità sangiorgese e tutti coloro, Comune, sindaco, che hanno collaborato e continuano a collaborare con la onlus perché il defibrillatore è stato acquistato anche grazie ai fondi raccolti con una cena ad hoc, allo chalet ristorante Tropical, lo scorso anno, in occasione del 18esimo compleanno del nostro Nicolò”. Il contenitore che accoglie il defibrillatore è stato istallato a dicembre. E oggi, con il posizionamento del defibrillatore, la postazione salva-vita è ufficialmente operativa: “Stiamo parlando di un macchinario dotato di allarme e controllato da videosorveglianza. E’ inoltre dotato di un localizzatore. Verrà inserito nella lista dei defibrillatori presenti in città”. un Dae che fa della piazza sangiorgese una delle poche a poter vantare un defibrillatore ad hoc, un nuovo obiettivo centrato dalla onlus Serroni che dal giorno della tragica scomparsa del giovane Nicolò non si è fermata un istante nell’opera di sensibilizzazione e prevenzione, ma anche nell’organizzazione di eventi di beneficenza, molti proprio per l’acquisto di defibrillatori (decine quelli donati dalla Serroni) e nella formazione sanitaria.


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