PADOVA – Si infrange in semifinale, dopo aver gettato il cuore al di là dell’ostacolo ed a testa altissima, il sogno del Futsal Cobà di portare a casa la Coppa Italia nelle relative Final Eight.
Dopo un altro pari sul campo, questa volta per 2-2, non sorride agli Squali di mister Campifioriti la lotteria dei rigori, che premia il Petrarca (3-5 il risultato dopo i tiri dal dischetto).
E’stata però gara vera e combattuta fino alla fine al Pala Gozzano, tra i padroni di casa dell’Italian Coffee, che giovedì avevano battuto il Futsal Genova ai quarti, e gli agguerritissimi Sharks, determinati e grintosi, sulle ali dell’entusiasmo dopo il passaggio dei quarti ai danni del Real Rogit.
Erano stati subito letali gli Squali marchigiani, abili a piazzare in avvio il primo morso, ancora con Giacomo Lamedica, autore del secondo gol in due giorni, su splendido assist di Sgolastra. Grazie a una difesa attenta e ordinata, il Futsal Cobà era riuscito a reggere l’onda d’urto dei veneti, depositari di tutti i favori dei pronostici, in divisa nera, che in ogni modo avevano provato a impensierire Moretti.
Il gol del pari era arrivato solo dopo un lungo assedio ed una impressionante serie di corner grazie alla cannonata del capitano Cleber, e comunque dopo più di una occasione creata dagli Sharks, a sfiorare il raddoppio grazie a micidiali ripartenze in superiorità imbastite da Vitale e compagni (di poco out il diagonale di Sgolastra, esterno di Lamedica sul fondo, Siviero nel finale di prima frazione).
Esito e copione, dunque, tutt’altro che scontati, con il Padova che aveva provato a far suo l’incontro, trovandosi di fronte un Cobà ben disposto e reattivo, capace di centrare ancora una volta alla prima occasione utile il gol del vantaggio e molto concentrato in seguito a concedere ben poco alle velleità avversarie.
Strepitoso nei primi 20’ Mazoni, attentissimo in marcatura e sempre pericoloso in possesso: da applausi la sua prestazione, come del resto quella di tutti i compagni, desiderosi di onorare fino in fondo la competizione e di portare in alto il nome della gloriosa società della famiglia Bagalini.
Nella ripresa, invece, poche ma intensissime emozioni, con i due quintetti a studiarsi e a dare il tutto per tutto per raggiungere nello scontro finale i laziali dell’Aniene. Sugli scudi, un Moretti in forma smagliante, a respingere qualsiasi incursione.
Il 2-2 finale maturava grazie ad un rigore concesso ai veneti per un mani comminato non senza vibranti proteste a Vitale (che in scivolata cercava di opporsi ad una conclusione padovana) e alla volitiva rete del pari di Sgolastra a pochi minuti dal termine, che premiava il coraggio di mister Campifioriti (che correva il rischio del quinto di movimento per tornare in corsa), riaccendendo gli animi e portando ai rigori il discorso qualificazione.
Dal dischetto, mentre andavano a segno tutti e tre i locali, Cleber, Foglia e Maina, purtroppo non riusciva l’en-plein al Cobà, con Chinchio che respingeva il primo penalty calciato da Siviero.
“Sono fiero e onorato di tutti i miei ragazzi e faccio i miei complimenti a tutte le componenti della società – il commento a caldo del dg Roberto Bagalini, anima, fondatore e regista degli Squali, al quale era stata dedicata ieri la vittoria nei quarti –. Queste grandi prestazioni mi danno la carica e la consapevolezza per progettare ancora meglio il futuro. Con un grande obiettivo: portare il Futsal Cobà in A1!”.
Un obiettivo che con questo cuore e grinta Sharks è lecito sognare.
“Grazie ragazzi, un onore aver partecipato a questa manifestazione ed essere entrati di diritto tra le quattro migliori squadre di futsal d’Italia – le parole del presidente De Robertis – . La società è orgogliosa di voi ed è pronta a rituffarsi subito sul prossimo obiettivo. I playoff che ci siamo conquistati in campionato possono continuare a farci vivere il nostro sogno. Un sogno da fare ad occhi aperti, come si conviene ai grandi uomini e giocatori che siete e che anche oggi avete dimostrato di essere”.
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