di Sandro Renzi
Ammontano a 132,8 milioni di euro le risorse stanziate dal Cipe per le Marche e destinate a finanziare progetti per l’ambiente e le infrastrutture. Oggi ad Ancona i vertici regionali hanno illustrato nel dettaglio l’elenco degli interventi. Alla provincia di Fermo il Fondo di sviluppo e coesione 2014/2020 assegna poco più di 17 milioni di euro. Fanalino di cosa rispetto alle altre quattro province: il Pesarese beneficerà infatti di oltre 32 milioni di investimenti, l’Anconetano di 34,3 milioni, il Maceratese di 28,8 milioni e l’Ascolano di 20,3 milioni di euro. Sono 20 milioni di euro complessivamente le risorse destinate invece al comparto cultura in tutta la regione. “Una pioggia di opportunità che si abbatte uniformemente sul territorio, consentendo di realizzare interventi attesi per migliorare le infrastrutture locali” ha commentato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, insieme all’assessore al bilancio, Fabrizio Cesetti. Quest’ultimo ha ribadito come si tratta: “Di una equa ripartizione delle risorse – spiega l’assessore Cesetti – perché tiene conto di parametri oggettivi quali la popolazione, l’estensione geografica e la rete delle infrastrutture su cui s’interverrà”.
Gli investimenti infrastrutturali verranno sostenuti in particolare con 117,8 milioni di euro (84,6 per il trasporto ferroviario e stradale, 29,2 per quello sostenibile urbano, 4 per la portualità), mentre quelli ambientali con 15 milioni. Un occhio di riguardo ai nuovi poli ospedalieri “per permettere una razionalizzazione dei servizi e, allo stesso tempo, un’adeguata connessione con tutte le aree servite e assicurare la tempestività dei soccorsi e la facilità degli accessi”. Per Fermo arriveranno 11 milioni di euro. Sul piano infrastrutturale si continuerà ad investire nella mobilità dolce. Ecco allora il ponte ciclopedonale sul fiume Chienti per unire Fermano e Maceratese (2 milioni di euro). La ciclovia turistica sull’Aso (interconnessione valliva 3,3 milioni) e quella del Tenna (3,3 milioni). Altre risorse ai porti. Per lo scalo di Porto san Giorgio la Regione stanzia 250mila euro da destinare al dragaggio. Somme attese dal comune rivierasco, da anni ormai alle prese con il fenomeno dell’insabbiamento dei fondali all’ingresso del porto.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati