“Il progetto Retailink , di cui si è parlato in questi giorni sulla stampa, è sicuramente positivo per cercare di migliorare l’offerta del commercio al dettaglio, ma da solo non basta”. Gianluca Tulli, consigliere di minoranza della lista civica Fermo Libera, interviene nel dibattito sul futuro del centro storico. “Come evidenziato esso deve passare per il connubio tra valorizzazione del centro storico attraverso azioni congiunte, cultura, sport, turismo, in modo da creare un nuovo city brand ed elevare quindi il target qualitativo di visitatori e acquirenti”.
Tulli invita l’Amministrazione comunale a riprendere un vecchio progetto su aveva puntato l’esecutivo Di Ruscio, di cui Tulli faceva parte, ovvero la riqualificazione del ex cinema Helios. L’obiettivo? Farlo diventare un centro congressi da 300-400 posti dove poter effettuare diversi eventi culturali.
“Avevamo già intravisto, ad esempio, la possibilità di affermare la città come sede di convegni medici, vedi il convegno annuo sulla cardiologia, i convegni sull’oculistica, ma si potrebbero realizzare molti altri eventi culturali, avendo una sede con capacità di 300 -400 posti. Questo perché utilizzare ogni volta il teatro dell’Aquila comporta un costo eccessivo e poi il teatro è deputato ad altri tipi di eventi, mentre il San Martino, come sappiamo, non si presta ad ospitare al meglio convegni vista la pessima acustica. Ricordo la miopia dell’allora minoranza di cui faceva parte lo stesso sindaco Calcinaro, quando attaccò in maniera sconsiderata il proprietario dell’immobile, che già aveva presentato il progetto alla giunta Di Ruscio, per la realizzazione di un centro congressi. Un attacco infondato, basato su una presunta speculazione edilizia che indispettii al tal punto il proprietario che poi, in seguito all’incendio scoppiato misteriosamente qualche giorno dopo, lo mise in sicurezza e tutto si fermò. Il proprietario è il signor Bracalente Enrico ovvero NeroGiardini”.
Da qui il sollecito di Tulli al sindaco Calcinaro per riallacciare il dialogo con il proprietario. “Dialogo che non credo sia molto difficile, vista l’operazione che NeroGiardini ha effettuato acquistando l’ex area Sadam, dove il sindaco ha rivendicato il ruolo dell’Amministrazione comunale (non sappiamo quale) nell’operazione che ha visto passare l’area dalla proprietà di Maccaferri a NeroGiardini.
Avere un centro congressi, nel cuore della città, dove poter fare svariati eventi di elevato livello culturale, oltre a far conoscere ed attrarre Fermo a livello nazionale ed internazionale, oltre ad aumentare il commercio al dettaglio, gioverebbe, senza ombra di dubbio, anche alla riqualificazione delle Casina Delle Rose come struttura ricettiva. Con lo spostamento degli istituti scolastici , il progetto di un ospedale fuori dalla città, senza una vera progettualità compensativa di sviluppo del centro, le sole manifestazioni di carattere folcloristico non basteranno e Fermo centro è destinato ad un progressivo spopolamento”.
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