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Annibal Caro, il comitato genitori pro trasferimento: “Piena fiducia nell’operato della Provincia anche a seguito delle ultime scosse”

FERMO - Il comitato genitori pro spostamento: "Pur avendo apprezzato gli sforzi fatti per rendere il più sicura possibile la storica sede di Via Leopardi - spiegano i genitori -  contribuendo fattivamente con sopralluoghi, rilievi, analisi e suggerimenti, il Comitato continua ad affermare con certezza l'urgenza di uno spostamento a causa del contesto urbano circostante, in alcuna maniera adeguabile all'evacuazione"

“La scossa di martedì mattina alle 5.11, di intensita’ 4.6 con epicentro a Muccia nel maceratese, ha riaperto vecchie ferite e riattualizzato paure mai sopite in chi il terremoto lo ha vissuto. E ha riportato a galla tutte le preoccupazioni che inevitabilmente al sisma si accompagnano, prima fra tutte la sicurezza”.

Il Comiato dei Genitori del Liceo Classico Annibal Caro di Fermo, costituitosi subito dopo la scossa del 30 ottobre 2016, che rese inagibile la scuola, ha salutato con favore l’avvio, da parte della Provincia di Fermo, della fase progettuale dei lavori per la costruzione della nuova sede che dovrebbe essere pronta per il 2020.

“Pur avendo apprezzato gli sforzi fatti per rendere più sicura possibile la storica sede di Via Leopardi – spiegano i genitori – contribuendo fattivamente con sopralluoghi, rilievi, analisi e suggerimenti, il Comitato continua ad affermare con certezza l’urgenza di uno spostamento a causa del contesto urbano circostante, in alcuna maniera adeguabile all’evacuazione, in una situazione di emergenza, di oltre 500 persone tra studenti, insegnanti e personale non docente. Ad essi andrebbe poi ad aggiungersi la popolazione scolastica del Liceo delle Scienze Umane, di numero anche superiore, in un centro storico pieno di edifici feriti e privo di un punto di raccolta idoneo ad accogliere così tante persone. Il Comitato riconferma la propria fiducia nell’operato della Provincia, che sta provvedendo anche ad ultimare l’iter per la determinazione del coefficiente di vulnerabilità sismica dell’attuale sede, e resta a disposizione per tutti i contributi che potrà dare all’Ente con il quale ha sempre tenuto un dialogo costante, consapevole che, solo dal contributo di tutti, potrà generarsi una cultura della sicurezza che sia patrimonio della collettività”.


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