Massimo storico per i vini marchigiani:
export in crescita del 6%

VERONA - Tirano i vitigni autoctoni distintivi di un territorio che hanno avuto una grande crescita di richieste, come spiega Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Marche

 

L’export del vino delle Marche ha superato quota 52 milioni di valore, record storico per il settore in aumento del 6% tra 2016 e 2017. Sono dati Istat elaborati da Coldiretti Marche nell’ultimo giorno di Vinitaly dove i produttori marchigiani si sono dati appuntamento per cercare di intercettare nuovi mercati e consolidare la propria posizione. Tra le tendenze vanno molto bene i bianchi, sul mercato italiano, e i rossi all’estero. Buono anche l’andamento dei rosati e delle bollicine, sia brut che rosé. Con un unico comune denominatore.

Tirano i vitigni autoctoni «distintivi di un territorio – spiega Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Marche – che hanno avuto una grande crescita di richieste. Il bilancio della manifestazione è positivo in termini di presenze. Molti importatori ma anche molti ristoratori che cercano chicche e storie, vogliono parlare direttamente con i produttori che ci mettono la faccia per poi trasferire il raccontare dei loro territori ai clienti». Non è un caso, ad esempio, se Pecorino e Passerina siano nella top ten dei vini che in Italia hanno fatto registrare il maggior incremento delle vendite.


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