MONTEGRANARO – Avvio di campionato amaro dal punto di vista del risultato, confortante se preso nell’ottica del gioco visto sul diamante di casa. La matricola di Serie A1, Guardolificio Diomedi, sabato scorso ha patito due sconfitte nelle rispettive uscite pomeridiane che hanno coinciso con l’esordio di stagione nella massima serie. Davanti alle ragazze del presidente Luciano Caminonni le campionesse d’Europa in carica del Bussolengo (leggi la nostra presentazione).
GARA UNO. Il Bussolengo ha fatto sentire subito, cioè al primo inning, la differenza di categoria alle veregrensi. Alla prima disattenzione, con due eliminati, la Vigna batteva un “singolo” e la Longhi un fuoricampo, ed era subito 2 a 0. Hanno risposto le ragazze veregrensi accorciando le distanze alla seconda ripresa con due “doppi” consecutivi, grazie a Bassi e Pietroni. Dopo aver sventato il sesto attacco delle venete, che a basi piene non riuscivano però a segnare punti, le fermane si sono arrese ad un altro fuoricampo della Gasparotto, che spingendo a punto anche la De Trombetti, fissava il risultato sul 4 a 1. E’ stata comunque una buona prova, con le venete a vincere sulle statistiche con 6 valide a 4, mentre è pari il conto dei corridori lasciati in base. Di fatto la potenza (due fuoricampo) delle mazze del Bussolengo hanno fatto la differenza.
GARA DUE. L’analisi della seconda gara non si discosta molto dalla prima in merito alla qualità del gioco: i punti vengono segnati tutti nella parte centrale della gara, al terzo e quarto inning. Erano ancora le venete a sbloccare il risultato, con tre valide della Marrone, della Vigna e della Bartolomai. Il Montegranaro accorciava con la valida di Pietroni, che spingeva a punto la Badagliacca già in base su un errore della difesa del Bussolengo. Così la terza ripresa si chiudeva su 3 a 1 per le ospiti. Ad inizio della quarta le venete riuscivano ad allungare sfruttando un errore difensivo delle veregrensi che permettevano alla Soldi di raggiungere la prima base, e quindi segnare sulla seguente valida della Marrone. La reazione delle gialloblù era immediata, il singolo della Renzi e il “triplo” della nuova entrata Salvi permettevano di segnare due punti, portando la gara sul 3 a 4. Le seguenti riprese si chiudevano tutte con un nulla di fatto, ed il risultato restava fisso fino al settimo inning quando si chiudeva la partita. Anche gara due ha mostrato una minima differenza tra le squadre, statisticamente parlando, le venete si imponevano pressoché nelle valide.
Due sconfitte, certo, che vanno però lette come un bicchiere mezzo pieno: il morale è alto, avvicinarsi e giocare quasi alla pari contro una squadra di tal blasone non può che far ben sperare il Montegranaro, in attesa della migliore condizione di qualche elemento ancora sottotono. Se il buongiorno si vede dal mattino, l’obiettivo salvezza nella nuova avventura presso la massima serie del softball italiano è senza dubbio nelle potenzialità delle fermane.
p. g.
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