Livini cala un tris:
presentati i nuovi primari
(FOTO E VIDEO)

FERMO – Il direttore dell'Area Vasta 4 ha presentato alla stampa Renato Bisonni, Federico Lamponi e Mara Palmieri alla guida di Oncologia, Ortopedia e Psichiatria

di Andrea Braconi

Renato Bisonni, Federico Lamponi e Mara Palmieri: sono i nuovi primari di Oncologia, Ortopedia e Psichiatria dell’Ospedale “Murri di Fermo”. La presentazione ufficiale si è tenuta questa mattina, nella sede della direzione dell’Area Vasta 4.

“Oggi facciamo 13 – ha rimarcato in apertura il direttore Licio Livini – perché con i direttori delle Unità Operative Complesse che presentiamo questa direzione da quando si è insediata ha nominato proprio 13 primari. È anche un augurio che ci vogliamo dare affinché le cose vadano nel verso giusto. Vogliamo continuare ad investire sulle persone, sui direttori dei servizi, persone giovani ma già esperte, persone che siano prospettate a realizzare importanti traguardi da un punto di vista professionale”.

Queste nuove figure professionali – ha aggiunto il dottor Andrea Vesprini, direttore della Unità Operativa Complessa Rischio Clinico e Governo Clinico, affiancato dal dottor Luca Polci – daranno ancora più spitna ed entusisasmo al lavoro che stiamo facendo, all’insegna dell’appartenenza all’azienda. Ma all’alta professionalità occorre sempre coniugare una grande competenza umana. Noi teniamo molto al fatto che ci sia una grande capacità di relazione e comunicazione verso i cittadini. Altro punto da sottolineare è l’integrazione sia multidisciplinare che multiprofessionale: il risultato di una qualità dell’assistenza deriva anche da questo”.

FEDERICO LAMPONI

Originario di Porto San Giorgio, circa due mesi fa Federico Lamponi – che negli anni ha lavorato in Francia, a Barcellona, a Roma e dal 2008 a Rimini – aveva partecipato alla selezione come nuovo responsabile di Ortopedia e Traumatologia del “Murri”, unità che al momento ha 32 posti letto. “È fondamentale pensare ad un lavoro fatto di equipe e di comunicazione tra professionisti – ha affermato Lamponi, che prenderà servizio dal primo luglio -. Occorre sempre mettersi nei panni del paziente, che spesso viene decentralizzato dalla nostra attività. Invece dobbiamo pensare che lui è la cosa centrale. La mia formazione è prevalentemente traumatologica, ho avuto a che fare con patologie affrontate in urgenza o emergenza. L’altra mia competenza è l’anca, sono un esperto a 360 gradi dall’età evolutiva fino alla patologia degenerativa passando per quella traumatica”.

RENATO BISONNI

Già in servizio come primario dal primo maggio, Renato Bisonni, che nel corso della sua carriera ha avuto numerosi incarichi in ambito oncologico, oltre che essere fondatore del congresso itinerante Marcangolo. “Innanzitutto, voglio ringraziare il dottor Giustini, il dottor Acito e ovviamente il dottor Bascioni che ha traghettato questo anno. A questo non devo dimenticare i miei colleghi, sono loro che poi si sono caricati molto del lavoro. Dovremmo migliorare su quello che è l’accoglienza del paziente e la vicinanza alle famiglie. Inoltre, dovremo integrarci con la Regione Marche: abbiamo una rete oncologica importante già diffusa ma vogliamo ampliarla sempre di più”.

MARA PALMIERI

Dal 16 maggio Mara Palmieri (LEGGI QUI) entrerà in servizio come direttore di Psichiatria, un’unità che vede 2.500 pazienti in carico, con diagnosi del 42% di psicosi, e circa 500 ricoveri annui e con una degenza media di circa 10 giorni. Già responsabile di un’unità operativa semplice di area territoriale, la dottoressa Palmieri ha ringraziato Livini per la fiducia e tutti gli operatori che con lei hanno costruito qualcosa di tangibile ed importante. “È doveroso in questo momento pensare un po’ alla Legge Basaglia, a 40 anni dalla legge. Nel tempo c’è stata una grande evoluzione, passando dall’esclusione all’inclusione e al riconoscimento dei diritti, con una modalità di lavoro multidisciplinare. Il processo di cura parte dal servizio ospedaliero, che è il punto di accesso del paziente. E il reparto è il luogo dove inizia l’alleanza terapeutica tra paziente, operatori e famiglie. Altro elemento è il gruppo di lavoro, la cui coesione è molto importante, si deve lavorare in condivisione, dare la stessa risposta al paziente. L’operatore deve avere una condivisione del messaggio da dare al paziente, un ambiente conflittuale è un ambiente che non da una risposta significativa. Mi propongo di continuare e ancora di più focalizzare l’attenzione sui bisogni del paziente, sulle famiglie e mantenere un clima sereno”.

 

Salute Mentale, massima attenzione ai giovani e sostegno alle famiglie (FOTO E VIDEO)


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti