Il giovane violinista Valentino Alessandrini ospite a “I soliti ignoti”
di Silvia Remoli
Per la concorrente del quiz di Rai Uno “I soliti ignoti” andato in onda ieri sera (fino alla precedente edizione condotto dal compianto Fabrizio Frizzi) pare sia stato facile abbinare il personaggio numero 7 al mestiere giusto: “E’ lui il Violinista Pop!”, ha detto senza esitare, guardando il volto fresco di Valentino Alessandrini. Probabilmente l’abbigliamento (giacca e cravatta elegante sopra, e jeans aderenti con stivaletti sotto) l’avrà indotta a pensare che in questo ragazzo potesse celarsi un’anima per metà classica e per metà moderna. Certo poi che con l’indizio datole dallo stesso Valentino, cioè “Le mie mani non stanno mai ferme”, il convincimento si deve essere definitivamente rafforzato.
Ed è così che il ventitreenne amandolese si è visto porgere il violino dal presentatore Amadeus, e, sulle note di Despacito, ha divertito e stupito il pubblico, dimostrando tutto la sua arte nell’interpretare la musica pop con il soave strumento ad arco (video).
Incantàti a nostra volta dalla sua esibizione, e fieri che il suo talento sia già stato riconosciuto a livello internazionale lo abbiamo intervistato, per conoscere meglio il ragazzo che dal nostro territorio se ne va in giro per il mondo, pieno di ambizione creativa ma con la testa sempre sulle spalle.
Amadeus alla conduzione di “I soliti ignoti”
Come sei arrivato al programma Rai “I soliti ignoti” di Amadeus?
Mi hanno cercato loro dopo aver visto il mio canale You Tube e mi hanno chiesto di partecipare come ospite, e inoltre volevano che mi esibissi. Io ho accettato subito perché è stata un’occasione per farmi conoscere al pubblico televisivo, sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista umano: sono stato bene, tutti gli operatori sono stati davvero cordiali con me ed ho fatto amicizia con gli altri ragazzi ospiti, tra i quali anche Giuseppe Maddaloni, oro nel judo alle olimpiadi di Sidney del 2000.
Quali sono le tue radici e quanto ami la tua terra?
Quando non sono fuori per lavoro mi divido tra Porto San Giorgio ed Amandola, mia città nativa. Mi piace viaggiare, è indubbia fonte di stimolo, ma allo stesso tempo mi fa bene ritornare nei miei luoghi dove, oltre agli amici e alle persone che mi vogliono bene (i genitori e due sorelle più piccole), ho il mio studio di registrazione.
Insomma, una vita con il violino in spalla su treni ed aerei, ma con frequenti rientri alla ‘base’ per rigenerarsi e sviluppare le sue ispirazioni. Inoltre, a dimostrazione dell’attaccamento alla costa della provincia fermana, molti dei suoi suggestivi video musicali sono stati ambientati proprio in riva al mare di Porto San Giorgio.
In un mondo musicale in cui fioccano rapper acerbi e ‘presuntuosetti’ con capelli colorati, come è nata la passione per il violino?
E’ una storia buffa: mi sono avvicinato al violino da piccolissimo per una forte curiosità. Mi incantavo a vedere il cartone ‘Gli Aristogatti’ specie nella parte in cui suonavano il jazz. Allora i miei (mamma maestra e papà imprenditore) mi comprarono tutti gli strumenti giocattolo presenti nella scena tranne il violino, che evidentemente non si trovava fatto in plastica. Fui così ostinato che furono costretti a comprarmelo vero e da lì in poi è stato amore senza fine.
Quindi dalle scuole elementari alla laurea non lo hai mai abbandonato?
Esatto, ho iniziato che non avevo neanche 6 anni, ho fatto tutte le tappe, dalla propedeutica fino al conservatorio Rossini di Pesaro, dove mi sono laureato e che mi ha dato le basi classiche, facendomi appassionare ad artisti immortali come Paganini, che non smetterò mai di approfondire.
Ed in Inghilterra come ci sei finito? E come fa Ed Sheeran, indiscusso idolo pop, ad avere un tuo CD?
Sono stato prima a Birmingham e poi a Brighton: ho lavorato come ‘associate’ al conservatorio e ho suonato anche nelle orchestre. Lì ho avuto l’enorme piacere di incontrare Ed Sheeran durante il suo tour britannico e a fine concerto gli ho dato il mio cd, per me lui è veramente fenomenale.
Il suo tono di stima e di ammirazione è tangibile, non a caso tra le sue cover ci sono anche Photograph e Perfect, del famoso cantautore e polistrumentista inglese.
Valentino Alessandrini
Come ti è scattata l’idea di abbinare la musica pop ad uno strumento classico come il violino?
Volevo che più gente possibile iniziasse ad amarlo come lo amo io e credo che l’uso della musica pop sia una buona formula per coinvolgere i giovani ed un pubblico di ascoltatori più vasto. Le melodie che si canticchiano o si fischiettano tutti i giorni possono essere davvero un ottimo tramite per fare apprezzare la versatilità di questo splendido strumento.
A proposito, parlaci dei tuoi lavori, ci sono novità in arrivo?
Sì. Violin Covers è il progetto che sto sviluppando da tempo per avvicinare la gente al violino e dà anche il nome ai due Cd realizzati: Violin Covers Vol.1 contiene 16 brani tra cui pezzi dei Coldplay e la bellissima Flashlight di Jessie J, mentre Violin Covers Vol.2 è in fase di ultimazione ed uscirà questa estate, con all’interno la cover di Despacito, un brano di Justin Bieber, uno di Pink, ed addirittura la colonna sonora di Nuovo Cinema Paradiso di Ennio Morricone.
Da precisare che tutti brani vengono arrangiati e registrati da Valentino nel suo studio di registrazione, “sotto casa”, ha precisato orgoglioso: lì dentro si chiude dalle 8 a mezzanotte inoltrata fino a compimento della cover di cui cura anche l’editing video. I risultati del suo instancabile lavoro sono i video che poi carica sul suo canale YouTube e che vantano già decine di migliaia di visualizzazioni.
D’obbligo ora chiedere quanto conti essere social oggi per diffondere la propria musica.
Per me si è rivelato fondamentale. La mia fortuna è partita proprio da lì, inaspettatamente a dire il vero.Ogni qualvolta avevo qualcosa di pronto lo inserivo nel mio profilo Instagram, Facebook e nel mio canale YouTube. E’ stato un piacevole crescendo di consensi.
In fondo si sa, le visualizzazioni e le condivisioni nei social network sono l’evoluzione dei vecchi e meritocratici cosiddetti ‘passaparola’.
Quale sogno vuoi ancora realizzare?
Sogno di andare in America, di continuare a studiare, creare, trovare nuovi spunti e far conoscer la mia arte.
Ambizione legittima questa, visto che su territorio nazionale ed europeo ha già lasciato le sue tracce: infatti il musicista fermano vanta collaborazioni sia all’estero (in Inghilterra, in Austria, ecc) che in Italia (con la band La Rua e con il compositore ascolano Dario Faini, già ospite al concerto romano del primo maggio ed autore per numerosi artisti, tra cui Francesco Renga, Marco Mengoni, Gianna Nannini, Fedez ed i più recenti The Giornalisti).
Vista l’emozione che solo un’esibizione dal vivo può regalare, dove possono attingere informazioni sui tuoi prossimi concerti tutti coloro che vogliono sentire vibrare le corde del tuo violino in una performance live?
Beh, mi farebbe un gran piacere, per questo aggiorno ogni settimana la mia pagina Facebook, dove trascrivo puntualmente tutti gli eventi nel calendario. Vi aspetto!
Non resta quindi che prendere nota, ascoltare e seguire questo giovane talento marchigiano, sia realmente che virtualmente su Facebook, youTube, e Instagram, augurandogli di raggiungere traguardi sempre più lontani.
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