Zeis Excelsa, partiti i primi licenziamenti,
il sindaco Mancini tenta la mediazione

MONTEGRANARO - C’è ancora un piccolo spiraglio, però. «La Zeis ha uno stabilimento in provincia di Chieti, dove però è in affitto – ha spiegato la Mancini – è possibile quella attività venga chiusa per recuperare una parte dei posti qui a Montegranaro, dove ci sono già strutture e mezzi di proprietà da lungo tempo»

Ediana Mancini

di Marco Pagliariccio

La crisi della Zeis Excelsa ora diventa “tangibile”: l’azienda ha fatto partire nei giorni scorsi le prime 30 lettere di licenziamento, che però verosimilmente non saranno le ultime, dato che la Cgil nelle scorse settimane aveva parlato di 54 unità da tagliare per la storica impresa veregrense.

Ci ha provato anche il Comune a fare da paciere, con il sindaco Ediana Mancini insieme alla Regione nel ruolo di mediatrice tra azienda, sindacati e lavoratori. «Quello che è emerso, e che ho chiesto alle sigle sindacali, è stata la necessità di informare gli operai su come sarebbero andate le cose – afferma il primo cittadino – la cosa in parte è riuscita per il 26 aprile si è svolta un’ulteriore assemblea interna all’azienda con presenti quasi tutti i dipendenti. Molto di più come Comune non potevamo fare, se non far mettere a tutti le carte in tavola senza dare alibi né agli uni né agli altri. C’è stato uno scollamento tra le varie parti che in altri casi non abbiamo visto».

Assemblea dalla quale, in disaccordo con i sindacati, 88 dipendenti firmarono la proposta giunta dai vertici aziendali che avrebbe portato ad una riduzione del numero dei licenziamenti ed ad un aumento dell’indennizzo di buonuscita da 7.500 a 10.000 euro a persona. Ma la tirata d’orecchi c’è anche per la Zeis. «Al di là di questo, però, l’azienda non è che abbia dato grandi prospettive, non c’è un piano industriale e l’intenzione era sempre quella di portare gran parte della produzione fuori dall’Italia – aggiunge il sindaco – una scelta legittima, nota da tempo e sulla quale non possiamo intervenire direttamente. Crediamo che si sarebbe però potuti intervenire in maniera più soft, più attenta alle singole situazioni dei dipendenti».

C’è ancora un piccolo spiraglio, però. «La Zeis ha uno stabilimento in provincia di Chieti, dove però è in affitto – ha spiegato la Mancini – è possibile quella attività venga chiusa per recuperare una parte dei posti qui a Montegranaro, dove ci sono già strutture e mezzi di proprietà da lungo tempo».


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