La spedizione per le gare nella Capitale. Il primo da sinistra è il capo delegazione, Maestro Sergio Ciccoli
ROMA – Il Kunf Fu Vietnamita del Maesto Caposcuola Jang ha partecipato, domenica 27 Maggio, alle Finali Nazionali del Campionato Italiano di Kung Fu – Msp, insieme a tantissime società intervenute da tutta Italia per prendere parte ad una delle competizioni più importanti del segmento marziale a tinte Tricolori.
Il team, capitanato dal Maestro e Coach Sergio Ciccoli e dal presidente Angelo Pompei, ha ottenuto su otto atleti in competizione nel combattimento nientemeno che tre ori, con relativo titolo italiano, tre argenti e tre bronzi.
La competizione si è svolta presso il PalaTorrino in una grande struttura allestita al meglio per le finali. Il primo a scendere in gara è stato il giovanissimo esordiente Remo Petrelli, che nella categoria 6-8 anni arrivava al bronzo dopo due intensi incontri. A seguire Edoardo Musella, categoria 10-12 anni, che meritava l’argento dopo una dura selezione considerando i molti partecipanti in categoria, nella quale l’altro giovane atleta del team, Diego Vallesi, aveva il suo bel da fare solo per superare le eliminatorie.
Subito dopo ecco l’acquisizione dei primi due titoli italiani, vinti da Alessio Paolinelli nella categoria 12-14 anni, e da Luca Marsili sempre nella 12-14 anni, entrambi vincitori con ampio margine anche nella finalissima. Tra i maggiorenni invece l’oro è stato vinto dall’esordiente Caterina Cristallini, che nella categoria femminile -60 kg faceva suoi due combattimenti consecutivi. A seguire l’argento per Shara Abruzzese nella categoria più impegnativo: il 2° livello tradizionale, dove sfumava l’oro per pochi punti.
A chiudere il medagliere è stata la veterana Chiara Tomassini, che vinceva prima un argento nel combattimento tradizionale, poi un bronzo in una delle categorie più selettive del torneo, il semi-sanda -56 kg.
“Anche in queste finali la scuola ha messo in mostra buoni risultati – commenta coach Sergio Ciccoli -, merito dell’anno sportivo denso, dove tutto il team ed i suoi insegnati hanno lavorato compatti per preparare al meglio tutti gli atleti. Questi buoni risultati hanno evidenziato non solo la crescita sportiva dei ragazzi, soprattutto la crescita personale e caratteriale che li sta formando sia come atleti utili allo sport italiano, che come persone utili per la società in cui vivono”.
p. g.
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