Il nome della scuola di San Liborio ‘galleggerà’ da questa notte nei cieli dell’Antartide

MONTEGRANARO - È il regalo che la stazione italofrancese Concordia ha voluto fare questa mattina Alla quarantina di alunni delle classi 5°C e 5°D della scuola primaria veregrense, che nell’ambito del progetto “Adotta una scuola dall’Antartide”

 

di Marco Pagliariccio

Un pallone sonda atmosferico personalizzato con il nome della scuola San Liborio galleggerà da questa notte nei cieli dell’Antartide. È il regalo che la stazione italofrancese Concordia ha voluto fare questa mattina Alla quarantina di alunni delle classi 5°C e 5°D della scuola primaria veregrense, che nell’ambito del progetto “Adotta una scuola dall’Antartide” si sono collegati con i membri della spedizione che si trova in questi mesi al Polo Sud.

Tra i 13 componenti c’è infatti anche un veregrense, il cuoco Marco Smerilli, e proprio dalla sua presenza è nata l’iniziativa odierna. Sua madre Danila, infatti, è insegnante nel plesso cittadino, per cui stabile il contatto, sotto l’egida del progetto voluto da Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), è stato molto semplice.

Un’esperienza emozionante per i bambini, che avevano preparato decine di domande cui la troupe ha risposto con precisione e pazienza, mostrando loro anche con l’ausilio di foto e video la complessità della vita in una base a 3300 metri di quota, 600 chilometri dal più vicino altro posto abitato, 1200 chilometri dalla costa e temperature che oscillano tra i -40° e i -100° in questo periodo dell’anno.

Ovviamente, diverse le domande allo chef veregrense, che dopo lo spontaneo «ciao mamma» iniziale ha parlato della sua attività al fianco di scienziati e ricercatori al lavoro tra esperimenti e prove in uno dei luoghi più inospitali del mondo. «Non dobbiamo seguire una dieta precisa e non ho quindi dei vincoli precisi in cucina – ha raccontato il trentaseienne di origini montegranaresi – scelgo cosa cucinare giorno per giorno, cercando ovviamente di variare molto ma tenendo le nostre abitudini italiane a mente. Quindi a pranzo spesso mangiamo pasta, riso o zuppe e a cena piatti a base di carne o pesce, ogni tanto mi sbizzarrisco con qualche dolce. Abbiamo però scorte di cibo provenienti da tutto il mondo, dall’Australia ci sono arrivate anche carni di coccodrillo e canguro. Le derrate arrivano tutte in estate attraverso container trainati da ruspe che dal mare ci mettono due settimane ad arrivare, altrimenti via aereo. Mi trovo molto bene qua, i ragazzi sono tutti fantastici».

All’incontro hanno partecipato anche il sindaco Ediana Mancini e la dirigente scolastica in reggenza Luigina Silvestri.

 

Da Montegranaro all’Antartide, Marco Smerilli ‘re’ dei fornelli nella base Concordia


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