Dopo Porto San Giorgio e Sant’Elpidio a Mare, anche Porto Sant’Elpidio stipula il Patto per la sicurezza con la Prefettura. Ieri l’approvazione in giunta del provvedimento e della bozza d’accordo, che ora dovrà essere formalmente sottoscritto dal Prefetto e dal Sindaco. Un impegno attraverso il quale il comune punta a “rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alle illegalità, con particolare riferimento ai luoghi di elevata criticità in ordine a fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, degrado e insorgere di fenomeni quali spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, tratta di persone, accattonaggio con impiego di minori e disabili, abusivismo, illecita occupazione di spazi pubblici, violenza”. Le parti si impegnano a intervenire su due fronti: prevenzione e contrasto della criminalità; promozione del rispetto del decoro urbano.
In termini concreti, il patto si attuerà con il potenziamento della videosorveglianza, con particolare attenzione a parchi pubblici, centro città, lungomare e principali intersezioni stradali, nei punti di accesso alla città e nelle zone nevralgiche del traffico elpidiense.
Nel dettaglio si prevedono 14 postazioni di controllo visivo del territorio, di cui 11 nuove e 3 esistenti da potenziare. Gli occhi elettronici da rafforzare previsti nel piano sono quelli della Torre dell’orologio, le tre di Piazza Garibaldi, le due sulla Statale 16 all’estremo sud della città. Le nuove telecamere sono state previste in via Marinai d’Italia, area ex Orfeo Serafini-via Mameli, e alle rotatorie di via Milano alla zona di confine con Lido San Tommaso, all’uscita del casello autostradale, alla zona industriale San Filippo, all’incrocio tra via Garda e via Vecchia Porto, alla Corva, in via Fratte-via Mar Egeo, in via Canada, infine due apparecchi sul lungomare Europa a nord.
Com’era già stato concordato all’ultimo Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, si concorda anche l’istituzione di una cabina di regia in Prefettura che coinvolga tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine e della polizia locale, per monitorare ogni 6 mesi lo stato di attuazione del patto.
Pierpaolo Pierleoni
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