Caso Tari, il sindaco rassicura
“Gli importi sono corretti”
Ma per il 2017 devono ancora pagare in 1300

PORTO SAN GIORGIO - Consuntivo 2017 approvato a maggioranza. Loira e Varlotta, rispettivamente sindaco ed assessora al bilancio, incassano la fiducia del centrosinistra. Ma è il caso Tari a tenere banco in consiglio

di Sandro Renzi
Consuntivo 2017 approvato a maggioranza. Loira e Varlotta, rispettivamente sindaco ed assessora al bilancio, che il documento finanziario lo hanno scritto a quattro mani, incassano la fiducia del centrosinistra al gran completo tra i banchi dell’aula consigliare. Critica la minoranza che punta l’indice sulle poche risorse messe a disposizione per il turismo e sugli introiti delle multe. “Troppi –osserva Marinangeli della Lega- tanto da incidere pesantemente sulle entrate del comune”. Affondo poi della consigliera Maria Lina Vitturini che critica il sistema di accoglienza degli extracomunitari. “A fronte delle risorse investite lo stato ci riconosce solo un bonus di 26.000 euro”. Secca la replica dell’assessore ai servizi sociali, Francesco Tota Gramegna. “Lo Sprar opera egregiamente a Porto San Giorgio da dieci anni” ricorda il vicesindaco annunciando che è in cantiere la realizzazione di un punto di prima accoglienza nei locali adiacenti la casa parrocchiale in piazza San Giorgio. “Servirà per fare fronte alle situazioni di emergenza –spiega Gramegna- ci stiamo lavorando con lo Sprar che potrebbe mettere a disposizione un operatore h 24”. Ma è sul caso Tari che il consiglio comunale si spacca. La discussione voluta dalla minoranza è servita per chiarire alcune aspetti ma le posizioni restano distanti. E’ affidato al primo cittadino il compito di rispondere all’interrogazione del consigliere Renzo Petrozzi, firmata da altri esponenti della minoranza. Loira sgombra subito il campo da ogni dubbio. “Chi ha pagato non ha sbagliato”. I modelli F24 sono infatti corretti. Altri sono gli errori che hanno interessato gli accertamenti creando confusione tra i contribuenti e lunghe file agli sportelli comunali. “Un’amministrazione non deve creare fastidi ai suoi cittadini utilizzando avvisi che sembrano minacce. La soluzione a tutti i problemi generati sarebbe stata quella di annullare tutto e ripartire da zero con nuove spedizioni” tuona il civico Petrozzi. Il sindaco snocciola allora tanti numeri a conferma della necessità di avviare, come lo stesso la definisce, “una operazione di bonifica della banca dati”. In buona sostanza scovare chi non paga la tassa dei rifiuti ed aggiornare i dati a disposizione. Cosa è stato fatto allora? “Abbiamo spedito 10.197 plichi ad altrettanti contribuenti –prosegue Loira- 1.570 (468 recapitati in città e il resto altrove) presentavano errori dovuti ad una impostazione del file excel” che poi ha avuto riflessi in fase di stampa degli avvisi. In buona sostanza gli importi da pagare sono giusti, mentre le tabelle illustrative in alcuni casi presentavano vistose incongruenze. Sono stati invece circa 2.800 i questionari spediti per fare luce su posizioni “anomale”. Di questi, 1.857 erano sbagliati. Si trattava perlopiù di vie non corrette. Due invece le ditte a cui il comune si è affidato per l’attività di spedizione spendendo circa 11.000 euro. “Adesso ovviamente le stesse società provvederanno a spese loro ad effettuare gli invii corretti” precisa Nicola Loira “il questionario peraltro è un metodo operativo espressamente previsto dalla legge, volto a verificare ad esempio se i mq dichiarati corrispondono al vero”. Ma anche e soprattutto a stanare i furbetti. Sono circa 3.000 i questionari spediti. Un “blocco di 5.000 posizioni poi ridotto a 3.000” chiarisce il sindaco “dovrà chiarire alcune situazioni”. Sono loro insomma che dovranno dare spiegazioni al comune. Al termine di questa operazione saranno recapitati altri avvisi di accertamento relativi all’annualità 2013. E cosa succederà a chi non risponderà al questionario? Nessuna multa, salvo vedersi recapitare gli accertamenti che andranno elaborati direttamente. Il tutto da fare entro il 2018. Intanto le file agli sportelli sono calate rispetto ad un mese fa. Sono infatti 587 le persone che hanno scelto di recarsi in comune e 862 quelle che si sono avvalse di altri strumenti. Ma un numero su tutti fa pensare. E’ lo stesso Loira a comunicarlo. “Sono 1.300 a non aver ancora pagato la Tari 2017”. Tanti, troppi, Anche perché alla fine, a farne le spese, sono i contribuenti ligi al dovere. “Obiettivo condivisibile –dice dai banchi della minoranza Fabio Bragagnolo- ma sbagliato il metodo”.


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