A settembre riapre la piscina comunale: dopo due anni, lavori in dirittura d’arrivo

PORTO SANT'ELPIDIO - Circa un milione di euro di investimento, struttura ampiamente rivisitata e più luminosa, una centrale termica ridurrà l'umidità dell'impianto, si valuta anche in prospettiva la realizzazione di un'area benessere, la soddisfazione della Cooperativa Acquarium e del sindaco Nazareno Franchellucci

di Pierpaolo Pierleoni

La piscina comunale scalda i motori per ripartire a fine estate, dopo due anni di chiusura per lavori che la presenteranno completamente rinnovata da settembre. Stamattina i gestori della cooperativa Acquarium, insieme ai progettisti Gianluca Valeri ed Alice Falasca, alla ditta esecutrice, l’impresa David Cruciani, al sindaco Nazareno Franchellucci hanno aperto le porte dell’impianto per mostrare lo stato di avanzamento del cantiere. Un’opera da circa un milione di euro, che ha previsto il rifacimento di spogliatoi, tribune, impianti, il rinforzo delle colonne, l’adeguamento del tetto, la messa a norma della piscina e la realizzazione di una vasca di compensazione esterna, l’efficientamento energetico ed il rifacimento del tetto. Un elemento particolarmente rilevante è il lavoro svolto sul tetto, con l’allestimento di una centrale termica ed un rinnovamento dell’impianto di areazione che, sottolinea il prino cittadino, “migliorerà completamente la percezione della piscina, ridurrà l’umidità e garantirà maggiore salubrità dell’aria”.

“Sono stati rifatti e completati impianti elettrici, termici, idraulici e fognari – sottolineano i due progettisti – Sono state ripristinate all’interno le strutture in cemento armato, dato che il ferro era ormai logoro e corroso, anche per implementare la sicurezza dal punto di vista sismico. All’interno dobbiamo ancora realizzare il controsoffitto, mentre fuori contiamo di completare entro fine giugno la vasca di compenso esterna. La cooperativa vuole riaprire a settembre e contiamo di rispettare quella scadenza”. Sarà sicuramene una piscina più luminosa, dato che nel perimetro dell’edificio ampie vetrate sostituiranno la muratura. La prima ipotesi progettuale prevista dal bando divideva i lavori di manutenzione straordinaria in tre step. “Si sarebbe riaperto prima – nota il sindaco Franchellucci – ma si sarebbe ripartiti con sacrifici notevoli per l’utenza che avrebbe frequentato la piscina con le ulteriori fasi di lavorazione ancora in corso. La cooperativa Acquarium ha compiuto un grandissimo sforzo, i tempi si sono un po’ allungati, ma quando si riaprirà i lavori saranno definitivamente completati”.

“Abbiamo cercato di dare risalto anche ad aspetti di carattere estetico, oltre a quelli tecnici e funzionali – nota Gianni Ripa di Acquarium – Inizialmente non pensavamo di dover intervenire in modo così profondo. Stringiamo i denti e cerchiamo di fare del nostro meglio. La vasca sarà sempre da 25 metri per 16,50, divisa in 6 corsie, che saranno ampie e consentiranno di nuotare in totare libertà e sicurezza. Il comfort interno, dato dal diverso trattamento deumidificante, sarà sicuramente maggiore. Il trattamento dell’acqua con raggi UV non elimina completamente il cloro, ma lo riduce sensibilmente e non se ne sentirà più l’odore”. Non si esclude, successivamente, di realizzare sul versante ovest, un reparto benessere, con idromassaggio, sauna, bagno turco, con una struttura leggera, verosimilmente in legno. “E’ una miglioria su cui stiamo ragionando e che eventualmente sarebbe tutta a carico nostro, valuteremo nei prossimi mesi” continua Ripa.

La Cooperativa Acquarium gestisce la piscina comunale dalla sua nascita, nel 1983. Nel 2016 si è svolta la gara per il rinnovo ventennale della gestione ed il gruppo è stato l’unico partecipante ed aggiudicatario. Il comune di Porto Sant’Elpidio verserà un canone annuo di 60.000 euro per consentire di rientrare degli investimenti sostenuti per la riqualificazione dell’impianto. “Per noi la differenza maggiore rispetto a quanto previsto nel progetto iniziale è stata la centrale termica – continua il sindaco Franchellucci – l’abbiamo finanziata con tanto di variazione di bilancio da 100.000 euro. Come previsto dal bando in caso di migliorie della struttura, si è approvato un lieve adeguamento del contratto, con un canone che aumenterà di 4.000 euro annui, passando da 56 a 60.000 euro a partire dal 2019. La cooperativa ha svolto un ruolo straordinario in quest’operazione, anticipando gli oneri finanziari di lavori così importanti”.


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