Sprar, polemica infinita
Vitturini:”I rifugiati costano troppo”
Gramegna:”Parole inaccettabili per un’ex assessora al sociale”

PORTO SAN GIORGIO - Dall'aula del consiglio comunale ai social. Maria Lina Vitturini affonda il sistema di accoglienza dei profughi a Porto San Giorgio. "Troppo costoso" denuncia.

Dall’aula del consiglio comunale ai social. Maria Lina Vitturini affonda il sistema di accoglienza dei profughi a Porto San Giorgio. “Troppo costoso” denuncia. Critiche indirizzate al progetto Sprar ed al comune che lo sostiene. Lo fa dai banchi dell’opposizione e ventiquattrore ore dopo anche sui social. Non si risparmia la consigliera civica. “Abbiamo ricevuto un bonus di 26mila euro per ospitare gli stranieri, ma ci costano il doppio”.

Affermazioni non gradite al centrosinistra che affida al vicesindaco Francesco Tota Gramegna il compito di rispondere alla Vitturini e difendere il progetto. “Il sistema Sprar è rivolto all’accoglienza di rifugiati politici e richiedenti asilo – spiega Gramegna – e non ai migranti in genere. Viene gestito da operatori qualificati e da oltre 10 anni il comune partecipa al progetto con importanti traguardi”.

Il bonus di 26mila euro sarebbe, per l’appunto, una sorta di premio riconosciuto al comune sangiorgese “per la bontà dei progetti portati avanti”. Finalizzati a far integrare i soggetti coinvolti, nella comunità locale attraverso un sistema che prevede pure l’inserimento lavorativo ed una autonomia economica dopo un percorso piuttosto complesso.

Gramegna rimarca pure che “il comune non ha cacciato un euro in questi anni ma fornito alcuni servizi allo Sprar. E mai i fruitori del progetto sono stati associati ad eventi che hanno avuto a che fare con fatti criminosi”. L’assessore ai servizi sociali è categorico. “Lo Sprar lavora egregiamente. Forse la Vitturini, che è stata anche assessora ai servizi sociali, prima di parlare, farebbe bene ad entrare una volta in un ufficio Sprar per rendersi conto del lavoro che si fa”.

 

Maria Lina Vitturini


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