Giuseppe Donati
“La Potes 118 resterà a Fermo anche durante l’estate? Un danno per tutti i residenti della costa e della Valdaso. Si tratta di una decisione adottata senza alcun confronto con le comunità e i cittadini”. Va giù duro il segretario regionale Cisl, Giuseppe Donati, sul caso Potes che quest’estate non verrà spostata a Porto San Giorgio ma resterà a Fermo. Un Donati che, contestualmente, lancia anche un “allarme per la sanità fermana: rischia la chiusura il reparto di Pediatria del Murri”.
Ma andiamo per ordine: Potes: “La Cisl Fp Marche , già nel 2017 aveva fortemente criticato la decisione di modificare l’ubicazione della Potes 118 da Porto San Giorgio al Pronto Soccorso di Fermo. Ciò era avvenuto a seguito di una direttiva regionale che solo l’AV 4 aveva rispettata in toto.
Lo scopo, vero e non mascherato, era a mio avviso quello di dare ulteriore personale al direttore del Pronto Soccorso di Fermo, convinto secondo me a torto, che il problema del suo Servizio, sicuramente molto impegnativo, sia la carenza di personale. Purtroppo la realtà dei fatti ha dimostrato che altri sarebbero i veri problemi da superare e risolvere, ad iniziare da quelli culturali.
Tornando al fatto che la Potes durante il giorno resterà a Fermo, ci chiediamo: per quale motivo L’Area Vasta 4 di Fermo nel periodo estivo presidia maggiormente il territorio lungo la costa con medici (guardia turistica) e con lo stazionamento di un’ambulanza aggiuntiva a Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio, senza personale sanitario a bordo, sia chiaro, se non quello di aumentare e migliorare la risposta sanitaria della popolazione fortemente in aumento e, di conseguenza, fare fronte all’incremento delle possibili urgenze ed emergenza?
Se dunque la stessa direzione di Area Vasta prevede l’aumento della popolazione residente e turistica, nel periodo estivo e l’aumento di possibili emergenze territoriali, la decisione di non riportare la postazione d’emergenza vicina alla costa e al casello autostradale, non solo è in contraddizione evidente con quanto sopra ma risulta incomprensibile, irrazionale, pericolosa.
Tra l’altro rappresenta il tradimento da parte del direttore Livini di un impegno assunto l’anno scorso con la parte sindacale e con i professionisti.
Lo stazionamento durante il giorno della Potes 118 al Pronto Soccorso di Fermo anche d’estate, comporterà inevitabilmente un aumento dei tempi di risposta non solo a Porto San Giorgio, Lido di Fermo, Casabianca e lungomare sud di Porto Sant’Elpidio ma anche in direzione di Pedaso con tutti i camping che sono dislocati lungo la costa, per non parlare dell’autostrada. Chi rischia di più è la zona della Valdaso. Chi ha citato dati diversi oppure chi vuole sostenere che non vi sono tempi di risposta più lunghi per le chiamate dalla costa e dalla zona Valdaso, mente sapendo di farlo. Anche chi interviene sull’argomento solo perché, essendo membro di qualche associazione, ritiene di essere “esperto” farebbe meglio a riflettere prima di sentenziare.
Sappiamo bene perchè nel 2000 fu adottata la scelta di ubicare la Potes a Porto San Giorgio e non a Fermo.
Chiaro, proprio per ottimizzare i tempi di arrivo e per una maggiore ed efficace sorveglianza del territorio costiero. Ora quale interesse cova sotto la decisione di negare anche l’evidenza?
Arriviamo ai numeri. Da quanto risulta alla Cisl Fp Marche, nell’estate 2017 questi sono i dati di partenze delle chiamate al 118
chiamate da:
Porto San Giorgio (luglio 2017) circa 50 (agosto 2017) circa 68
Porto Sant’Elpidio (luglio 2017) circa 20 (agosto 2017) circa 27
Fermo (luglio 2017) circa 54 (agosto 2017) circa 49
Zone e Comuni costa (luglio 2017) circa 36 (agosto 2017) circa 41
Sant’Elpidio a Mare (luglio 2017) circa 14 (agosto 2017) circa 17
Zona interna (luglio 2017) circa 9 (agosto 2017) circa 11
E’ facile comprendere che la maggioranza delle chiamate proviene dai Comuni e zone costiere ed è altrettanto semplice capire che i tempi di arrivo nei luoghi costieri, essendo la Potes 118 ubicata al Pronto Soccorso di Fermo, si allungheranno. Studi ed esperienze scientifiche dimostrano che pochi minuti possono fare la differenza tra vita e morte. Ad ognuno le proprie riflessioni sull’assurdità della decisione adottata dall’Av4.
Decisione che, assunta in modo quasi nascosto, è stata nemmeno comunicata agli infermieri e medici della Potes interessata. Altro fatto questo da censurare nel modo di rapportarsi tra direzione, primari di Pronto Soccorso e Potes e professionisti, trattati quest’ultimi sempre da ultime ruote del carro.
Ma mentre si dibatte su questo importante argomento che riguarda la vita delle persone, sull’Area Vasta 4 si sta per abbattere l’ennesima tegola. Il reparto di degenza di Pediatria del Murri sarebbe per essere chiuso a causa di carenza di pediatri. Ogni sforzo profuso dalla direzione ospedaliera per tentare di trovare pediatri sul mercato sembra essere stato vano. A fronte di circa 8 pediatri in dotazione organica, ad oggi Fermo ne ha solo 5 di cui 2 almeno, hanno già richiesto da tempo, il nulla osta per trasferirsi altrove. Impossibile sostenere turni e reperibilità, nel rispetto delle norme contrattuali e di legge. Non è possibile infatti, continuare a far operare i pediatri al di fuori delle regole che garantiscono sicurezza a loro e ai piccoli malati. Tutto ciò sta avvenendo nel pieno silenzio della comunità politica locale e senza alcuna interlocuzione con i cittadini ed i professionisti. C’è in atto un vero e proprio oscurantismo che sta escludendo “il popolo” dalle decisioni che lo riguardano. Tutto ciò è estremamente pericoloso. Infine, un consiglio al sindaco di Porto San Giorgio, la Cisl Fp lo vuole dare, e gratis: per evitare ipocrisie, faccia modificare la denominazione della Potes. Venga chiamata Potes di Fermo, così si eviterà di prendere in giro i cittadini. Intanto Porto San Giorgio ha perso definitivamente pure la Potes”
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