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L’arte di Kandinsky e le emozioni della musica: l’incontro tra Nardi e Da Vinci Ungaretti

FERMO - Le insegnanti di Molini hanno presentato il papà dell’astrattismo, trasmettendo attraverso semplici slide contenuti corretti ai piccoli ascoltatori

Due classi della scuola dell’Infanzia Borgo Costa dell’IC Nardi di Porto San Giorgio e l’Infanzia Molini Tenna – IC Da Vinci Ungaretti si sono incontrate nel plesso di Molini per realizzare un laboratorio di arte e musica.

Le insegnanti di Molini hanno presentato il papà dell’astrattismo: Kandinsky, un pittore sempre molto amato dai bambini per il suo gesto molto vicino al mondo dell’infanzia e per i suoi toni accesi. Ma per conoscerlo meglio, le insegnanti hanno trasmesso attraverso semplici slide contenuti corretti ai piccoli ascoltatori. Un quadro dell’artista è stato presentato ai bambini per l’osservazione. Si è poi passati alla riproduzione individuale dei disegni riportati nei quadratini. Tutti i pezzetti disegnati dai bambini sono stati assemblati ed hanno formato una bellissima opera d’arte personalizzata.

Canti di saluto da parte dei bambini della scuola dell’Infanzia Borgo Costa, che stanno realizzando in questo anno scolastico un progetto musicale. Molto interessante, anche nell’ottica delle attività connesse alla didattica per bambini, è il legame tra astrattismo e musica: un legame davvero molto stretto perché la musica, così come l’arte astratta, è in grado di trasmettere emozioni e sensazioni, senza ricorrere alla rappresentazione della realtà. I bambini e le insegnanti dell’IC Nardi hanno donato ai bambini del IC Da Vinci Ungaretti strumenti musicali realizzati dagli stessi con materiali di riciclo.

“Le relazioni positive tra docenti – commenta Marinella Corallini, dirigente scolastica dell’IC Da Vinci Ungaretti – possono essere certamente spontanee, ma anche organizzate, con modalità assai diverse. Se diamo spazio e valore alla fiducia e all’ascolto dell’altro, generiamo dei circoli virtuosi da cui la scuola trae indubbi benefici. Se la scuola mira a un’organizzazione in cui il dialogo, il riconoscimento reciproco, la collaborazione siano la regola e non l’eccezione è sicuramente un sogno, ma un sogno necessario, che vale la pena di essere inseguito”.


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