di Alessandro Giacopetti
I musei e gli edifici più importati di Fermo come non li avete mai visti. Presentato questa mattina alle Cisterne Romane, Fermo Virtual Tour, iniziativa all’interno del progetto europeo DiStory ( Digital Stories of Small Historic towns) che lega la città di Fermo a quelle di Radovljica in Slovenia e Topola in Polonia. Digital Stories of Small Historic towns è finanziato con il programma Europa Creativa, che coinvolge anche l’Urban Development Centre di Belgrado, Serbia e l’associazione delle Città Storiche della Slovenia. Disponibili un sito internet www.distory.io e un’omonima app per smartphone.
In estrema sintesi metterà a disposizione dei visitatori strumenti innovativi da utilizzare durante la visita alla città o prima, nel momento di pianificazione del viaggio a Fermo.
Francesco Trasatti, vicesindaco e assessore alla Cultura è partito da tre anni fa, quando “i musei di Fermo non erano all’avanguardia in quanto a nuove tecnologie. All’ultima edizione di Tipicità, invece, abbiamo anticipato lo sviluppo del Distretto Culturale Evoluto che ha permesso ad esempio l’installazione di totem interattivi nella nuova sede dei musei scientifici, o i tablet che accompagnano i visitatori mostrando contenuti extra. Il tutto visibile anche su cellulare. Sempre 3 anni fa abbiamo iniziato a lavorare sul progetto DiStory mirato a raccontare i beni culturali della città attraverso le storie e la memoria di chi li ha vissuti e visti. La sua struttura narrativa ad esempio racconta come veniva vissuta la piazza, cosa è torre Matteucci e come era prima. Il lavoro di raccolta di informazioni ha creato un archivio che potrà essere arricchito ulteriormente nel tempo. Una sorta di banca della memoria. Il passo successivo – ha spiegato Francesco Trasatti – è stato rendere fruibile questa informazione al pubblico, compresi i turisti, attraverso strumenti innovativi che potessero arricchire Fermo di una dotazione tecnica”.
Durante la conferenza stampa è stato spiegato sia il funzionamento del sito che della app. Sul sito ufficiale del progetto, tra le alte cose, ci sono link alla mappa di Fermo con i principali monumenti, palazzi e luoghi da visitare con filmati e foto in alta definizione. Una esperienza immersiva che permette all’utente di godere di foto sferiche a 360 gradi, fatte anche con l’ausilio di droni, video e mappe interattive. Il tutto in doppia lingua italiano-inglese. L’intenzione è aggiungere nuove lingue. “Ora dobbiamo far fruire questa possibilità dai visitatori dei musei”, è stato detto dagli stessi intervenuti.
Gianni della Casa, dirigente del Comune di Fermo ha aggiunto: “il progetto recupera la memoria di persone che hanno vissuto la città e hanno raccontato la loro esperienza”. E’ stata poi Vissia Lucarelli, della cooperativa Sistema Museo e guida dei Musei di Fermo, ad introdurre le funzionalità del sito internet fatto in sinergia con gli altri due partner di Slovenia e Serbia. A fare da guida virtuale nel tour sul sito internet, è una versione animata di Cristina di Svezia, attraverso luoghi normalmente inaccessibili a turisti e a fermani: tra loro la sommità di torre Matteucci e la parte superiore del soffitto del teatro dell’Aquila, ma anche la piazza del Popolo e la biblioteca Spezioli. Manca, per evidenti motivi legati al sisma, la sala del mappamondo a palazzo dei Priori, ma potrà essere integrata in seguito, dopo la sua sistemazione e riapertura. Presenti anche Marco Marilungo e Claudio Barchetta della Empix Multimedia incaricati del progetto del tour virtuale con le animazioni della mascotte e l’impaginazione del materiale Distory.
Se le molte tra le città più grandi hanno intrapreso progetti di digitalizzazione di musei e gallerie d’arte, quelle di medie e piccole dimensioni affrontano problemi, primo tra tutti la mancanza di risorse, personale formato e strutture organizzative. Obiettivi del progetto SiDtory sono quelli di coinvolgere il visitatore attraverso il racconto della sua esperienza di visita alla città. Fornire strumenti per visualizzale la realtà aumentata con foto e filmati in 3D. Collegare i vari social network per offrire una immagine unitaria e completa della località da visitare, con possibilità di commentare, fornire feedback e chiedere informazioni in tempo reale. Coinvolgere il pubblico nella costruzione di una narrazione digitale attraverso le proprie foto, filmati, impressioni.
Il progetto partito il 1 settembre 2016 si concluderà il 30 giugno 2018. Una presentazione delle strumentazioni come gli innovativi occhiali Oculus-Go avverrà oggi, giovedì 14 giugno, dalle 18.30 ad Artasylum in piazza del Popolo.
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