Colpo al Delirium café
e fuga in sella
a uno scooter rubato

PORTO SANT'ELPIDIO - L'allarme del pubblico esercizio è scattato alle 4,20. Sul posto i carabinieri. I banditi hanno preso di mira la cassa del locale per poi fuggire direzione stazione ferroviaria

di Pierpaolo Pierleoni

Dietro di loro hanno lasciato una lunga scia di danni. Ed ora è caccia ai banditi che nella nottata hanno assaltato il Delirium Cafe, sul lungomare Trieste, zona nord di Porto Sant’Elpidio. Alle 4.20 circa, orario in cui è scattato l’allarme, due malviventi hanno preso di mira il pubblico esercizio sul lungomare.

I banditi, almeno stando alle tracce lasciate, sono saliti sul cofano di un’auto parcheggiata davanti al Delirium, da lì hanno forzato una finestra per aprirsi un varco con degli arnesi da scasso poi abbandonati nel bar. Una volta riusciti nel loro intento, sono saltati all’interno del locale, più precisamente sul frigo dei gelati mandando in frantumi il vetro dello sportello. Il loro obiettivo? La cassa. I banditi hanno infatti sradicato lo sportello per poi trafugarlo.

All’interno alcune decine di euro con qualche chiave. I malviventi sarebbero scappati, il condizionale è d’obbligo con le ricerche e le indagini in corso, in sella a uno scooter rubato di colore grigio che i carabinieri, intervenuti sul posto, avrebbero rintracciato e recuperato poco dopo. Stando alle prime indiscrezioni trapelate, i ladri sarebbero persone già note alle forze dell’ordine scappati direzione stazione ferroviaria.  Sulle loro tracce si sono immediatamente messi i militari dell’Arma.

“In 8 anni di attività, non ricordo bene se sia la quattordicesma o la quindicesima volta che conto un furto tentato o subito – commenta sconsolata la titolare del Delirium, Rosa Di Lella – L’ultimo è stato alla fine della scorsa estate, mi avevano sfondato una porta laterale e si erano diretti alla sala slot, mentre stavolta non si sono nemmeno avvicinati da quelle parti. Non era mai capitato che portassero via il fondo cassa, penso si tratti di tossicodipendenti alla ricerca di qualche spicciolo. Di certo non mi faccio scoraggiare, amo il mio lavoro e tengo troppo a questo locale, ma provo tanta rabbia”.


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