di Alessandro Giacopetti
Sottoscritto ufficialmente nella mattinata di oggi il patto per la sicurezza da parte dei sindaci del Fermano. Attorno al tavolo della sede della Prefettura del capoluogo, con al centro il prefetto Maria Luisa d’Alessandro, i primi cittadini o delegati di Fermo, Altidona, Belmonte Piceno, Campofilone, Falerone, Francavilla d’Ete, Grottazzolina, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Monsampietro Morico, Montappone, Monte San Pietrangeli, Monte Urano, Pedaso, Ponzano di Fermo, Porto Sant’Elpidio, Rapagnano, Sant’Elpidio a Mare, Servigliano, Smerillo e Torre San Patrizio che hanno messo mano alla penna per firmare l’accordo.
Il prefetto di Fermo ha annunciato una data importante per il territorio dal punto di vista della sicurezza. “Il 16 luglio avverrà l’inaugurazione della Questura. Sarà una festa della sicurezza alla quale, ufficiosamente, dovrebbe essere presente anche il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e il capo della Polizia, Franco Gabrielli”.
Attorno al tavolo, quest’oggi, c’erano 21 sindaci. La loro fascia tricolore indica che portano sulle spalle il peso della comunità che rappresentano. In particolare quelli dei Comuni più piccoli, che lo fanno con scarsi fondi e mezzi e che sono sempre in prima linea. “Grazie per quello che fate e come lo fate – ha aggiunto il prefetto d’Alessandro, spiegando – oggi firmeremo i patti per la sicurezza urbana. La sicurezza è il brodo primordiale e il substrato che consente ai cittadini di svolgere tutti i diritti costituzionali e i loro doveri, e che porta ad una convivenza ordinata e serena nella società“.
Una firma che arriva dopo un intenso lavoro, certosino, fatto dai sindaci con i rispettivi uffici comunali per riuscire a portare in prefettura, nei tempi previsti (la scadenza è fissata al 30 giugno) tutta la documentazione necessaria per far partecipare le loro comunità alle procedure selettive per i cofinanziamenti statali, funzionali all’istallazione di un’articolata rete di videosorveglianza.
Tra gli obiettivi la partecipazione ai bandi per la videosorveglianza. “Telecamere – fanno sapere dalla prefettura – di ultima generazione: sofisticati occhi delle istituzioni per prevenire e contrastare il crimine che si affiancano alle attività operative sul campo che quotidianamente le forze di polizia portano avanti sia attraverso i consueti impegno e passione personale che attraverso la formidabile attività di aggiornamento professionale che consente di utilizzare al meglio i nuovi sistemi tecnologici”.
Il prefetto Maria Luisa D’Alessandro ha nei mesi scorsi lanciato l’input ai sindaci in una riunione plenaria appositamente convocata dove si è avuto modo di rappresentare e spiegare loro le finalità e le modalità di partecipazione disciplinate dal decreto del 2017 “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza urbana”.
“E’ il coordinamento delle varie istituzioni a garantirla – ha detto il prefetto Maria Luisa d’Alessandro prima di anticipare – approveremo anche nel 2018 l’antiabusivismo commerciale soprattutto per le zone costiere. Zone costiere che d’estate raddoppiano le presenze di persone e hanno bisogno di una maggiore attenzione”.
In rappresentanza di tutti i sindaci presenti ha preso la parola Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo: “il patto aumenta la sicurezza percepita da parte dei cittadini, ed è importante per l’esercizio dei diritti e doveri cui ha accennato il Prefetto. E’ un passo importante per affrontare le difficoltà sia della costa che delle zone interne e rende il territorio più coeso a 360 gradi. Grazie a chi opera e opererà per la sicurezza fino al 16 luglio e dopo il 16 luglio”, ha concluso Calcinaro in riferimento all’inaugurazione della Questura fermana.
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