Da Fermo ad Ansbach a bordo della mitica Cinquecento: l’impresa di Francesco Gismondi

ANSBACH - "E' stata una bellissima esperienza - racconta Gismondi - quindici ore di viaggio all'insegna della bellezza del territorio. Certo, in tre siamo stati un po' rannicchiati e siamo arrivati un po' rotti, ma ne è valsa la pena"

di Paolo Paoletti

Quindici ore di viaggio, qualche sosta per sgranchirsi le gambe, e poi l’arrivo nell’amata Ansbach, la città gemella di Fermo, una seconda casa per il presidente dell’associazione Amici di Ansbach Francesco Gismondi. Appuntamento fissato mercoledì scorso alle ore 10.30. Dopo la foto di rito in piazza del Popolo il presidente Gismondi accompagnato da  Piero Pionati e Salvatore Del Vecchio sono saliti a bordo della mitica Fiat Cinquecento direzione Baviera.

“E’ stata una bellissima esperienza – ci racconta Gismondi da Ansbach – quindici ore di viaggio all’insegna della bellezza del territorio. Certo, in tre siamo stati un po’ rannicchiati e siamo arrivati un po’ rotti, ma ne è valsa la pena. Ovviamente i bagagli li abbiamo spediti a bordo di un’altra macchina altrimenti non ce l’avremmo fatta ad entrarci tutti”. 

E proprio questa mattina la delegazione fermana ha incontrato la stampa del posto per raccontare l’avventura a bordo di una delle auto simbolo del Made in Italy.  “E’ stata una mia idea – ci spiega Francesco Gismondi – poi si sono voluti aggregare questi miei due amici. Siamo venuti ad Ansbach perchè durante questa settimana ci sono una serie d’importanti iniziative in occasione dei cinquant’anni del gemellaggio con la città francese di Anglet e non solo. Domani inoltre inizia il festival del Rococò, nel Barocco infatti, la città ha vissuto uno dei momenti di massimo splendore”.

Un’agenda ricca di appuntamenti, quella della delegazione fermana: “Domenica ci sarà la festa della Franconia che ogni anno viene fatta in una città diversa e questa volta tocca proprio ad Ansbach. Saranno giorni importanti, è mia intenzione allargare i nostri orizzonti anche con al città di Anglet ed invitarli a Fermo per tessere nuovi rapporti di collaborazione”.

 

 

 


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