di Marco Pagliariccio
Dietro ad un bar, molto di più. Dopo lungo tempo, riapre il bar dell’ospedale ed avrà una forma all’avanguardia: quella di Artemista, inaugurato nel tardo pomeriggio di ieri. Il locale nasce infatti nelle forme di una cooperativa sociale “figlia” di Nuova Ricerca Agenzia Res, soggetto che da trent’anni lavora nel campo del disagio sociale. Il bar di Stefania Santarelli, già operatrice della cooperativa, oltre a fornire un servizio agli avventori dell’ospedale, infatti, si propone come soggetto che favorisce l’inserimento lavorativo di persona svantaggiate. Per ora saranno due i dipendenti che grazie a questa esperienza potranno finalmente accedere al mercato del lavoro. «Ci siamo costituiti a nostra volta come cooperativa sociale proprio allo scopo di inserire nel mondo del lavoro questa categoria di soggetti – ha spiegato la Santarelli – in questa realtà convergono tante energie e bisogni: quello di dare un servizio alla cittadinanza ma anche quello di valorizzare l’esperienza nel sociale. Il mio ringraziamento va ai tantissimi soggetti che hanno contribuito alla sua nascita».
Tra questi ovviamente ruolo preponderante l’hanno avuto Asur e Comune. «Spesso si parla di sanità solo per problematiche e negatività – ha ribadito il direttore dell’Area Vasta 4 Licio Livini – questo è invece un momento di positività, nel quale riempiamo un vuoto che era stato lasciato tempo fa, un tassello ulteriore che inseriamo in questa struttura. Chissà, magari in futuro riusciremo a metterne altri».
Per ora il bar sarà aperto dalle 6.30 alle 16.30, ma in corrispondenza di eventi particolari (che siano convegni o iniziative delle altre associazioni ospiti della struttura ospedaliera) le aperture potrebbero variare. «La sanità pubblica per me è intoccabile – ha sottolineato il sindaco Ediana Mancini, affiancato dagli assessori Endrio Ubaldi e Cristiana Strappa – mi sono battuta dal giorno del mio insediamento per far rivivere questa struttura, per ridare servizi e riempire spazi. Non si può più ragionare nell’ottica di un ospedale per paese ma far vivere questo nosocomio era una priorità».
Il progetto è nato un anno fa quasi per caso. «Lo mettemmo sul piatto durante un incontro con il dottor Livini – ha ricordato Renata Del Bello della cooperativa Nuova Ricerca Agenzia Res – abbiamo provato a diversificare la nostra attività aprendoci al mercato. Il resto è nato di conseguenza, grazie al grande impegno che ci ha messo Stefania».
La prima collaborazione è già nata: quella con la Poderosa Pallacanestro Montegranaro: Artemista sarà infatti il primo Poderosa Point. «Un format che abbiamo creato e che attiveremo a breve su tutto il territorio – ha detto il responsabile marketing della società Walter Junior Cassetta – ci sembrava bello e simbolico che il primo fosse Artemista, un progetto che si sposa perfettamente con la nostra filosofia, per cui quando ci hanno prospettato una collaborazione abbiamo subito accettato. Qui si troveranno informazioni, sarà possibile prenotare biglietti e molto altro».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati