di Sandro Renzi
E adesso tocca all’Imu. Furbetti e morosi finiranno nel mirino degli uffici comunali. Come per la Tari, anche per l’imposta sugli immobili partiranno infatti verifiche e controlli incrociati. Per l’aggiornamento della banca dati si partirà dal 2013. L’attività di recupero dei crediti messa in campo dall’amministrazione Loira non si arresta quindi. E dai rifiuti si passa ora alla tanto discussa imposta municipale da cui però è esentata la prima casa. L’obiettivo è fin troppo chiaro: ridurre l’entità dei residui attivi iscritti al bilancio e di conseguenza abbattere anche il volume di risorse destinate al finanziamento del cosiddetto fondo credito di dubbia esigibilità. Fin qui la parte “tecnica” dell’operazione. Poi c’è quella più “popolare” che punta a stanare i furbetti e scovare eventuali evasori. I primi sei mesi dell’anno hanno così visto parte degli uffici comunali impegnati, tra le altre cose, nella emissione dei solleciti relativi ai mancati pagamenti della Tari 2017, nella elaborazione delle fatture 2o18, nella verifica di tutte le unità immobiliari presenti in città per incrociare i dati delle utenze Tari ed Imu, nella adozione degli accertamenti per omesso o parziale pagamento del tributo riguardate la raccolta della spazzatura. Per non parlare poi del pacifico assalto agli sportelli da parte di utenti che si sono visti recapitare il tanto discusso questionario. Ora, per fare fronte ad una probabile nuova ondata di cittadini che si vedranno recapitare gli avvisi di accertamento conseguenti proprio ai questionari Tares 2013, il comune gioca d’anticipo e delibera un supporto allo sportello tributi affidandosi ad una ditta esterna di Fermo che avrà anche il compito di bonificare la banca dati e predisporre gli accertamenti Imu relativi all’anno 2013, sgravando così in parte il lavoro degli uffici comunali. Questa operazione dovrebbe consentire di centrare gli obiettivi di bilancio previsionale 2018-2020. Nella parte relativa agli accertamenti Imu, infatti, è stata iscritta la somma di 230mila euro da riscuotere a fronte di una previsione nell’esercizio 2017 di 100mila euro e di 150mila euro nel 2016. In più la ditta incaricata, ovvero la Siel srl, provvederà a caricare i questionari pervenuti per posta o fax e a verificare i fabbricati dei contribuenti che al questionario non hanno risposto. E siamo solo all’inizio. Parola d’ordine: equità fiscale.
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