Terza edizione di VillainVita, apertura affidata ad Anelante di Antonio Rezza e Flavia Mastrella

FERMO - L’Anelante del titolo vive confinato tra le muraglie, chiuso nel suo recinto pretende di conoscere il mondo ma lo fa semplicemente per non accorgersi della “vuotezza” che gli riempie la vita.

Il bellissimo parco centenario di Villa Vitali torna a ospitare da venerdì 13 luglio la terza edizione di VillainVita. Fermo Festival promosso dal Comune di Fermo e dall’AMAT, iniziativa che arricchisce la già ampia e articolata proposta culturale della città di Fermo nei mesi estivi.

L’apertura è affidata ad Anelante di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Leoni d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia. Antonio Rezza e Flavia Mastrella calcano le scene dall’87, l’uno performer-autore e l’altra artista autrice, sempre firmando a quattro mani l’ideazione e il progetto artistico degli spettacoli, che hanno raggiunto un pubblico ampio e soprattutto trasversale. Antonio Rezza è “l’artista che fonde totalmente, in un solo corpo, le due distinzioni di attore e performer; Flavia Mastrella è l’artista che crea habitat e spazi scenici che sono forme d’arte. Da questo connubio sono nati spettacoli assolutamente innovativi.

L’Anelante del titolo vive confinato tra le muraglie, chiuso nel suo recinto pretende di conoscere il mondo ma lo fa semplicemente per non accorgersi della “vuotezza” che gli riempie la vita.

“In uno spazio privo di volume – scrivono Flavia Mastrella e Antonio Rezza –, il muro piatto chiude alla vista la carne rituale che esplode e si ribella. Non c’è dialogo per chi si parla sotto. Un matematico scrive a voce alta, un lettore parla mentre legge e non capisce ciò che legge ma solo ciò che dice. Con la saggezza senile l’adolescente, completamente in contrasto col buon senso, sguazza nel recinto circondato dalle cospirazioni. Spia, senza essere visto, personaggi che in piena vita si lasciano trasportare dagli eventi, perdizione e delirio lungo il muro. Il silenzio della morte contro l’oratoria patologica, un contrasto tra rumori, graffi e parole risonanti. Il suono stravolge il rimasuglio di un concetto e lo depaupera. Spazio alla logorrea, dissenteria della bocca in avaria, scarico intestinale dalla parte meno congeniale”.


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