di Pierpaolo Pierleoni
Tra nuovi e veterani, tra sorrisi e battute, in un’aula consiliare gremita, è partita la nuova legislatura di Porto Sant’Elpidio. Ad aprire i lavori Annalinda Pasquali, consigliere anziano (la più votata tra i candidati eletti alle scorse amministrative). Prima fila nei banchi di giunta per due new entries e un veterano, con Vitaliano Romitelli, Luca Piermartiri ed Elena Amurri. Ai lati del sindaco Nazareno Franchellucci, il vice Daniele Stacchietti e l’assessore al bilancio Emanuela Ferracuti.
Dopo le formalità di rito e l’ingresso dei consiglieri surrogati, Mariano Langiotti e Filippo Berdini del Pd, Sergio Ciarrocca di Civico impegno, in sostituzione di quelli chiamati in giunta dal primo cittadino (Piermartiri, Stacchietti e Romitelli), è subito il momento di votare il presidente del Consiglio comunale. Nessuna sorpresa, la maggioranza indica l’ex assessore Milena Sebastiani dei Popolari Uniti. “Per l’impegno profuso negli ultimi 10 anni – sottolinea la capogruppo del Pd Annalinda Pasquali – per aver rappresentato istituzionalmente più volte la città in diverse sedi”. Per tutta la minoranza è Andrea Putzu a proporre per la presidenza la pentastellata Moira Vallati. Maggioranza compatta sulla Sebastiani, eletta con il voto contrario dell’opposizione.
Commozione per la neopresidente nel suo breve discorso di insediamento. “Grazie a tutti i consiglieri che mi hanno votato, grazie anche a quelli di minoranza che per ovvie ragioni di parte non lo hanno fatto. Grazie a tutti i cittadini che mi hanno dato ancora fiducia. Ho amato tantissimo il mio ruolo di assessore. Sicuramente la nuova giunta saprà continuare e migliorare il percorso iniziato. Oggi il mio cammino politico assume un significato diverso. Un incarico di responsabilità che mi onora, che assumo con rispetto, passione, dedizione. Sono stata la prima donna assessore allo sport di questa città, mi onora essere la prima presidente del Consiglio comunale donna. La mia sarà una presidenza forte e libera. Grazie a Vitaliano Romitelli che a questo ruolo ha dato l’importanza che merita. Non dimentichiamo mai la differenza tra passione politica e senso delle istituzioni”.
La seduta prosegue con il giuramento sulla Costituzione da parte del primo cittadino, la presentazione della giunta e delle linee programmatiche. Nazareno Franchellucci parte dal ringraziamento verso chi non siede più in Consiglio comunale, poi si congratula con tutti gli avversari di “una campagna elettorale dura. Pur proponendo approcci e soluzioni talvolta diametralmente distanti, i temi che abbiamo proposto di affrontare sono sostanzialmente gli stessi. Il nostro primo impegno sarà alla concertazione per le associazioni di categoria, per cogliere tutti i suggerimenti in grado di garantire margine di maggiore occupazione. Sarà compito dei servizi sociali non lasciare indietro nessuno. Non possiamo fare a meno del turismo e della ricettività. Troppo tardi abbiamo compreso questa opportunità, eppure le nostre potenzialità sono sotto gli occhi di tutti”. Dal turismo alla condizione della costa il passo è breve. “Negli anni sono state spese troppe risorse per progetti che evidentemente non hanno sortito i risultati auspicati. L’epopea burocratica che abbiamo dovuto affrontare anche per un semplice ripascimento ci indica come non sia procrastinabile la realizzazione delle scogliere emerse”. Dopo il turismo, la sicurezza: “Ci attende domani una giornata storica per il territorio con l’inaugurazione della Questura, ci auguriamo tutti un presidio maggiore delle forze dell’ordine, che consenta anche di risolvere finalmente la piaga della prostituzione”. Il sindaco tocca i punti della riqualificazione urbana e di politiche di bilancio attente. Chiude definendo il suo programma “ambizioso e complesso. Il mio sogno è che questi obiettivi possano essere realizzati. Spero si possa collaborare e migliorare con proposte sostenibili”. La chiusura è sulla partecipazione. “Non nascondo la delusione per il modesto esito dei percorsi di partecipazione e coinvolgimento adottati negli ultimi 10 anni – nota Franchellucci – Non voglio arrendermi, ma vi chiedo di collaborare e studiare insieme metodi per una reale e concreta partecipazione, senza scendere nella propaganda elettorale, che ci porterebbe ad allontanarci dall’obiettivo”.
Nelle file di minoranza, partono gli esponenti del centrodestra. Andrea Putzu stuzzica tutti: “Mi complimento col sindaco, sei un podestà. Hai avuto il coraggio di fare una bocciatura politica ad un pessimo assessore, non me ne voglia Carlo Vallesi. Spero che su un tema sentito come la sicurezza Romitelli sarà meglio di lui, non ci vorrà molto. Sulla prostituzione spero in una battaglia condivisa, non si dovevano pubblicare i nomi di chi affitta casa alle squillo? Spero che Nicolò Renzi, uomo di centrodestra, voti le nostre proposte e si mostri uomo libero. Auguri agli assessori, specie ad Elena Amurri, non è facile sostituire la Sebastiani. Spero che la prossima non sia solo la maggioranza del Pd”.
Giorgio Marcotulli chiede scusa “a quelli che non hanno creduto nel nostro progetto. Me ne assumo la responsabilità, abbiamo fallito. Bello il discorso del sindaco, spero non siano solo parole, i cittadini vogliono chiarezza e ad esempio, sulla questione ripascimento, chiarezza non c’è stata. Noi ci siamo, pronti a collaborare se ce ne sarà davvero la volontà”.
Moira Vallati del Movimento 5 stelle ringrazia chi le ha dato fiducia, rimarca l’elevato astensionismo, “un fatto eclatante che ai più scivola addosso, voglio dar voce anche a chi è rimasto in silenzio, pensando che non sarebbe stato ascoltato. Farò tutto il necessario per garantire l’applicazione dei principi cardine del Movimento, mi spenderò per la difesa dei diritti dei cittadini, che passa per la tutela dei beni e del denaro pubblico. Se non vedrò azioni a tutela dell’interesse pubblico, mi troverete sulle barricate”.
Il capogruppo del Laboratorio civico Alessandro Felicioni apprezza, del programma di Franchellucci, “la metafora del sindaco come padre di famiglia e di una città in cammino. Una bella immagine, che condividiamo. Ma il sindaco, oltre a dover dire dei no, deve saper spiegare perchè dice no. E’ giusto che una città sia in cammino, ma dove ci sta portando? Siamo qui per vigilare. Avete un programma ambizioso e Porto Sant’Elpidio lo merita. Sui metodi saremo intransigenti. Su temi come competenza e trasparenza non mancheremo. Penso ad esempio alle carenze della nostra sezione amministrazione trasparente, che impedisce di informarsi a chi vuole farlo”.
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