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L’ARMA CHE CRESCE
Il nuovo comandante provinciale Antonio Marinucci si presenta: “Noi vicini alla gente, costruttori di sicurezza” FOTO E VIDEO

CARABINIERI - Al fianco del nuovo comandante Marinucci, il capitano Peluso, diretto collaboratore del tenente colonnello insieme al capitano Giglio della compagnia di Montegiorgio.

di Giorgio Fedeli e Paolo Paoletti

“Il mio obiettivo: portare i carabinieri nelle case dei residenti del Fermano perché noi lavoriamo per la sicurezza. Siamo costruttori di sicurezza”. E’ arrivato a Fermo da alcuni giorni. E la sua prima ‘uscita’ ufficiosa è stata proprio martedì scorso per l’inaugurazione di quel comando provinciale dei carabinieri che è chiamato a guidare. Stiamo parlando del tenente colonnello Antonio Marinucci.

Il nuovo, primo, comandante provinciale dei carabinieri, da martedì ufficialmente figura apicale dell’Arma nel Fermano, e che con il questore Luciano Soricelli e il colonnello Domenico Rizzo per la guardia di finanza, è nel cerchio dei vertici delle forze dell’ordine, si è presentato oggi pomeriggio alla stampa dopo aver preso parte all’inaugurazione, con il benvenuto da parte delle più alte cariche civili del Fermano e delle Marche, all’inaugurazione della nuova sede Confcommercio Fermo-Porto San Giorgio.

Originario di Sulmona, 44 anni, Marinucci ha frequentato la scuola Nunziatella, l’accademia di Modena, laureato in giurisprudenza e scienze della sicurezza, ha avuto il suo primo incarico a Roma alla scuola Allievi, è stato in Kosovo, circa 8 mesi nei Balcani, poi da lì a Bergamo, in provincia di Matera, partecipato alle operazioni del contingente italiano in Iraq, a Nassiriya, ad Anzio e, prima di Fermo, al comando generale dell’Arma con vari incarichi nell’ambito dello Stato maggiore tra cui la sala operativa. Al suo fianco, oggi pomeriggio, il capitano della Compagnia carabinieri di Fermo Roland Peluso.

“E’ un onore per me essere il primo comandante provinciale di Fermo – ha esordito  Marinucci – una bella sfida, per noi come Arma dei carabinieri e per voi come cittadini per esserci al fianco. Istituire un comando provinciale significa avviare uno dei più importanti presidi sul territorio, sia in termini di prevenzione che di sicurezza”. Marinucci  ha sottolineato come in questi primi giorni di permanenza abbia notato: “Un ambiente umano. C’è ancora il rapporto tra le persone esiste ancora il contatto umano e quella reciproca fiducia. Noi ci siamo e ci saremo sempre di più. Un territorio come questo, dove si vive bene, è da attenzionare almeno quanto, se non addirittura di più, di zone dove la criminalità è più radicata. Lì il nemico si sa chi è, dov’è, da dove arriva, si sa dove colpirlo. Qui bisogna andarlo a scovare. E noi lo faremo per migliorare ancora di più la quotidianità della provincia di Fermo con maggiori pattuglie, più carabinieri, maggiore sicurezza quindi, non solo per i residenti ma anche per i turisti. Lavorare in un territorio come quello fermano è più complicato rispetto ad altri territori perché qui partiamo con una base già buona  ma devo andare ad incidere dove ci sono le criticità. In altre località dove lavoro, lavoro bene. Se devo andare a scovare le criticità magari anche nel sottobosco, è un bell’impegno. Ad oggi sul 90% dei reati in provincia di Fermo procedono i carabinieri. Gli altri? Io penso al mio orticello. Io sono per la prevenzione. Poi se c’è da reprimere ovviamente ci saremo“.

Il neo comandate provinciale, nel descrivere l’istituzione dei tre nuovi comandi di questura, carabinieri e finanza, ha parlato di: “Evento storico e Fermo deve esserne fiera. Per quanto mi riguarda c’è il massimo impegno, e non lo dico per retorica, a costruire sicurezza. Aumentare, potenziare, incrementare, rafforzare la sicurezza del territorio soprattutto in una realtà come questa,  dove sono tante le individualità e le aziende. Oggi in Confcommercio ho scoperto che il fermano ha il 96 per cento di attività individuali. Un territorio di artigianato, dove c’è il distretto delle scarpe, del cappello. Ho scoperto una realtà viva e dobbiamo fare in modo che tramite il nostro lavoro tutto questo venga valorizzato. L’Arma dei carabinieri ha messo in atto un un grande sforzo in termini di personale e strutture. Per quanto ci riguarda la prima cosa è prevenire. Sono un fautore della prevenzione. Significa che se io riesco ad evitare che rubino in una casa io ho fatto dieci volte meglio il mio lavoro rispetto all’arresto del delinquente. Fare prevenzione è allo stesso tempo la cosa più difficile, perchè non è visibile, non è risonante, però è quello che dà maggiore soddisfazione“.

Comandante che ha fatto riferimento ai primi dati visionati: “La qualità della vita nel Fermano è veramente buona, si può migliorare, tutto è perfettibile, si deve migliorare, il comando provinciale questo ci consentirà”.

Un lavoro che non sarà solo di carattere esterno, ma anche una nuova struttura ed organizzazione logistica e amministrativa. Il Comando provinciale gestisce e amministra anche i 250 carabinieri a cui si arriverà nel prossimo futuro. Al momento i militari operativi sono 180.  Da una parte dunque l’impegno amministrativo in un’ottica di snellimento e dall’altra la priorità a quelli che sono gli interventi esterni e la presenza sul territorio. Parlando dello stabile che ospita il Comando, Marinucci ha sottolineato: “Girando per l’Italia di strutture come questa che ci ospita ce ne sono poche ed è per me un vanto. Per questo va anche custodita per fare sì che rimanga così. Ho visto in questa fase dell’inaugurazione tanta vicinanza della popolazione che in questi giorni è venuta in caserma a darci la propria disponibilità alla collaborazione”.

Comandante che ha spiegato inoltre come da Roma ci sia nei confronti del Fermano la massima attenzione in quanto l’istituzione del nuovo comando rappresenta a tutti gli effetti un punto d’onore.   Insieme ad Ancona c’è un supporto quotidiano. E parlando di numeri i primi dati di crescita arrivano proprio con la stagione estiva che prevede 40 militari di rinforzo fino alla fine di agosto. Oltre alle 16 stazioni distribuite nel territorio, il comando provinciale gestisce anche 5 stazioni dei carabinieri forestali e il nucleo Cites

In merito al problema specifico della prostituzione che interessa la costa il comandante ha garantito: “Sabato scorso abbiamo impiegato 13 pattuglie sulla costa per dare un segnale. Queste attività aumenteranno. Saremo particolarmente presenti”.

C’è poi il capitolo Lido Tre Archi dove il nuovo comandante andrà a breve a prendersi un caffè per incontrare la gente del poso: “Mi sono subito immerso nella realtà fermana, anche grazie ai comitati di ordine e sicurezza a cui ho preso parte, ed ho sentito parlare di questa località, Tre Archi, dove il tema della sicurezza pubblica è sentito molto. Noi  non ci inseriamo, noi ci siamo già dentro. Il Prefetto a questo è molto attento così come il sindaco con cui ho avuto modo di parlare. Adesso inizieremo a lavorare ancora di più per attenzionare quella realtà, in piena sinergia e in maniera incisiva”. Il tutto senza dimenticare l’entroterra dove, in base alle esigenze, verrà studiato un piano di potenziamento delle stazioni.

 


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