La tabaccheria Camilli rapinata ieri sera
“Mi ha bloccato, da dietro, con il braccio sinistro. E con la mano destra mi ha puntato una siringa al collo. Poi, urlandomi che mi avrebbe infettato, mi ha rapinato”. E ancora sotto shock Doriano Camilli, il titolare dell’omonima tabaccheria di via Nenni, a Lido Tre Archi, che ieri sera è stato rapinato da un giovane che, arraffato qualche centinaio di euro dalla cassa, è scappato, non senza prima minacciare nuovamente il tabaccaio intimandogli di non denunciarlo, o gliela avrebbe fatta pagare cara (leggi l’articolo). “E’ entrato verso le 20,15 – racconta Camilli – e si è messo a guardare degli accendini. All’interno della tabaccheria c’era una donna che ha comprato le sigarette e poi è uscita”.
A quel punto il malvivente, a volto scoperto, è entrato in azione: “E’ passato dietro al bancone, mi ha bloccato e minacciato con quella siringa. Non mi faccio intimorire da armi o coltelli. Pensavo di essere immune a simili spaventi e invece quella siringa mi ha paralizzato”. E così il ragazzo è riuscito ad arraffare il denaro in cassa e a scappare. “Si parla tanto degli stranieri che delinquono. Qui è stato un italiano perché ci sono stranieri buoni e stranieri cattivi, italiani buoni e italiani cattivi. Sul posto, subito dopo, sono arrivati gli agenti di polizia della questura di Fermo che, in collaborazione con i carabinieri del comando provinciale, hanno subito avviato le ricerche del rapinatore. E nella serata di ieri i poliziotti, dopo una rapida indagine, mentre Camilli si recava al pronto soccorso a causa dello spavento e dello shock subìti, hanno fermato un ragazzo residente sulla costa fermana.
g.f.
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