Un momenti dei lavori
“Con riferimento all’intervento dei consiglieri comunali del M5S, condividiamo solo una affermazione: c’è da rimanere sbigottiti!” Inizia così l’intervento del condominio di Corso Cefalonia n. 29 dopo gli interrogativi sollevati dai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle in merito all’installazione di una gru nel rinnovato piazzale Azzolino (leggi l’articolo).
“L’intervento è basato su considerazioni non aggiornate e grossolane – spiegano i condomini dell’edificio – che alimentano la tendenza generalizzata, e molto presente purtroppo nella nostra città, di mettere tutti contro tutti, in una faida infinita e delirante. Vediamo allora di chiarire alcuni punti essenziali per tutti.. La gru è necessaria per l’esecuzione di lavori di riparazione dei danni provocati dal terremoto in un palazzo il cui ingresso principale è su Corso Cefalonia. Non c’è altro spazio utile dove possa essere collocata, né sul Corso stesso, né su Via della Pescheria. Il Condominio di Corso Cefalonia ha provveduto a proprie spese ad effettuare i lavori di messa in sicurezza, senza gravare sul Comune, se pure c’è un’ordinanza di sgombero immediato per la pubblica incolumità. Si dimentica anche molto facilmente che tutta l’area tra Corso Cefalonia (Palazzo Cefalonia), vicolo della Pescheria e Piazzale Azzolino sarebbe stata “zona rossa” ma non abbiamo voluto creare problemi alle attività ivi presenti. Non importa poi se l’unica persona con autonoma sistemazione, sgomberata da ben 2 anni da casa e dalla propria attività, con enormi disagi personali, economici e lavorativi, ogni giorno percorre 70 km per poter in qualche modo lavorare o se un’altra famiglia vive in mezzo alle muffe senza mai poter aprire le finestre a causa dell’impalcatura presente sul palazzo dal novembre 2016. Noi siamo rimasti in silenzio rimboccandoci le maniche come fa la gente della nostra terra senza ricorrere al vittimismo e all’assistenzialismo”.
Nota di replica ai 5 Stelle che prosegue: “Con gli uffici comunali il dialogo è stato sempre aperto, pur a momenti teso, a causa del fatto che il contributo è stato riconosciuto e notificato l’11 maggio 2018, e da quel momento la proprietà ha 6 mesi di tempo per effettuare i lavori, con una proroga eventuale di 2 mesi. Se il termine non viene rispettato, il contributo è perso, e si può immaginare il danno che ne deriverebbe. E’ evidente che dall’11 maggio i contatti sono frequenti, e la collaborazione è stata sempre attiva. Gli uffici hanno fornito l’indicazione sul punto più idoneo del piazzale (davanti al vicolo della Pescheria) dove collocare la gru, per evitare danni ad eventuali strutture o cavità interrate. La professionalità e conoscenza dei luoghi da parte dei tecnici comunali è stata confermata dalla successiva indagine svolta a carico dei proprietari del palazzo. Il carico a centimetro quadrato determinato dalla presenza della gru è inferiore a quello determinato dai veicoli a motore. La pavimentazione sarà protetta da un telo posto su di essa, per evitare che il cemento sporchi i blocchetti di tufo e i mattoni. Questo accorgimento è elementare. A garanzia di ipotetici danni, che saranno in ogni modo evitati, è stata stipulata una polizza assicurativa, sempre a carico dei proprietari del palazzo. Fatte queste precisazioni di natura tecnica, vogliamo affermare con chiarezza che proprio in queste ultime giornate è in corso di valutazione una proposta di soluzione che fa salvi gli interessi di tutti, e ancora una volta da parte dell’amministrazione c’è stata disponibilità e collaborazione. Una ordinanza del Sindaco può sospendere i lavori e questa sospensione, motivata da interessi diffusi, non inciderà sul termine per l’esecuzione da parte dei proprietari del palazzo. Con buona pace di attività economiche che, dopo aver avuto accesso a tutta la documentazione ed essere informate sugli aspetti tecnici illustrati, trovano evidentemente più divertente partecipare al gioco al massacro”.
Condomini che concludono: “La riparazione dei danni del terremoto vogliamo sperare che interessi a tutti, sia quella realizzata dagli enti pubblici, sia quella realizzata da privati. Abbiamo avuto un cantiere in Piazza del Popolo per mesi, ma il disagio è stato giustificato dal desiderio di tutti di vedere il Palazzo Vecchio e le sue preziose sale reso sicuro e valorizzato, e giustamente non c’è stata alcuna polemica. Non si capisce davvero perché il privato che partecipa al recupero e alla valorizzazione del Centro Storico debba essere invece demonizzato e trattato da nemico dei cittadini. Specie se il privato ha investito in passato sulla propria vita personale e professionale nel Centro Storico. A lasciare sbigottiti è che due consiglieri comunali, che dovrebbero avere equilibrio nel valutare tutti gli aspetti di una problematica, entrino a gamba tesa e sparino a zero contro cittadini fermani che hanno vissuto e stanno vivendo i disagi causati dal sisma. Confidiamo che a breve si possa risolvere la situazione e che il clima in città possa diventare un po’ più calmo e civile”.
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