Notte Rosa Revolution, la macchina della sicurezza, con in campo polizia di Stato, carabinieri, polizia locale, Croce azzurra, protezione civile e associazione carabinieri in congedo, ha funzionato alla perfezione. Ieri notte le divise e i sanitari, infatti, sulla scia delle nuove normative sulla sicurezza per i grandi eventi e delle disposizioni del prefetto di Fermo, Maria Luisa D’Alessandro, hanno monitorato e pattugliato in lungo e largo la città garantendo sicurezza dal lungomare alla statale Adriatica durante uno degli eventi di punta della stagione sangiorgese (leggi l’articolo). Nessun problema o evento straordinario, probabilmente grazie proprio alla presenza tangibile delle forze dell’ordine. Sì, ovvio, qualche parapiglia tra ragazzi, diverse chiamate ai sanitari per abuso di alcol per un problema, quello appunto degli alcolici tra i giovani, purtroppo difficilissimo da debellare.
E le conseguenze, questa mattina, erano sotto gli occhi di tutti. Molti i ragazzini, infatti, ubriachi trovati dai concessionari di spiaggia a bivaccare o, peggio, a smaltire la sbornia sull’arenile e sui lettini. Ed è proprio per questo che gli operatori balneari, se da una parte si rallegrano per i costanti controlli notturni, dall’altra chiedono alle istituzioni che questi vengano estesi anche alle prime ore del giorno, quando le criticità soprattutto legate all’abuso di alcol, vengono allo scoperto.
Tra di loro Ulderico Beato, dello chalet ristorante Baia Principe che da sempre stigmatizza il problema dei giovani ubriachi in spiaggia. E che oggi muove un appunto sulla presenza di stand gastronomici sul lungomare durante la festa: “Andavano evitati. Fanno concorrenza a noi. Noi paghiamo regolarmente le tasse”. Tornando ai giovani in preda all’alcol questa mattina uno di loro dopo ore in spiaggia ha inveito ripetutamente contro i passanti tanto che qualcuno ha richiesto l’intervento della polizia. Tornando a ieri notte le forze dell’ordine sono intervenute più volte per far rispettare l’ordinanza che, per la nottata di ieri, proibiva la vendita per asporto di bevande alcoliche e la vendita per asporto di bevande in bottiglie di vetro e in lattine dalle ore 20 alle 7. Insomma l’alcol, grazie ai controlli delle forze dell’ordine non ha alimentato risse e disordini. Ma le sue tracce hanno lasciato il segno in spiaggia. Nel corso della nottata alla polizia è arrivata una segnalazione per una 14enne che non si trovava. Telefono cellulare spento. Subito in allerta i poliziotti della questura di Fermo. Ma fortunatamente da lì a pochissimo la ragazza si è fatta viva e i familiari hanno potuto tirare un sospiro di sollievo.
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