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I labari dell’Avis del Fermano ad Amatrice
per la nuova sede post sisma

SOLIDARIETA' - Nel giorno del quarantesimo anniversario di fondazione, si è tenuta l’inaugurazione della nuova struttura realizzata a seguito del crollo del 24 agosto 2016. Tra i labari dell’Avis, provenienti da tutta Italia, anche quelli delle sezioni locali fermane.

 

A quasi due anni di distanza dal terribile sisma che colpì il Centro Italia, l’Avis Comunale di Amatrice torna ad avere una sua sede, in concomitanza con il suo quarantesimo anniversario di fondazione, si è tenuta l’inaugurazione della nuova struttura che ospiterà gli uffici e le attività associative, realizzata a seguito del crollo del precedente edificio nel terremoto del 24 agosto 2016.

Un fiume rosso ha sfilato ad Amatrice, nella calda mattina di ieri, domenica 5 agosto. Sono i labari dell’Avis, provenienti da tutta Italia.

Oltre 630 persone per festeggiare i 40 anni di attività dell’Avis di Amatrice, ma soprattutto per testimoniare, ancora una volta, solidarietà a chi, in pochi minuti, ha visto la vita sbriciolarsi inevitabilmente, come le macerie, tuttora triste testimonianza di attimi terribili.

Non potevano certamente mancare i labari del Fermano e i rappresentanti di tutte le realtà avisine del nostro territorio, anch’esso martoriato dallo stesso sisma del 2016, e che ancora oggi mostra le sue ferite nella cittadina di Amandola in cui da poco più di un anno si sono riprese le donazioni di sangue (leggi articolo).

A testimoniare il profondo significato e la valenza non solo locale di questo appuntamento il presidente AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, che ha esordito con le parole del poeta Ungaretti “Di queste case, Non è rimasto Che qualche Brandello di muro, … , Ma nel cuore, Nessuna croce manca, E’ il mio cuore, Il paese più straziato” e commentato:”Sono contento che molti nostri volontari, in rappresentanza di diversi comuni e regioni italiane, abbiano partecipato a questo evento. È un segno di amicizia e di vicinanza a una cittadina che tanto ha sofferto, ma che tanto ha saputo impegnarsi per ricominciare e che desidera, con questo momento, essere un esempio di altruismo anche in un contesto molto difficile. AVIS Nazionale  si era attivata all’indomani del sisma istituendo una raccolta fondi che, finora, ha permesso di stanziare un contributo per la ricostruzione del poliambulatorio di Arquata del Tronto (AP). A questo seguiranno altri interventi che saranno realizzati nelle zone colpite dal terremoto tra cui proprio il comune di Amatrice.”.

Un’atmosfera gioiosa, a due anni di distanza dal terribile sisma che ha sconvolto il Centro Italia, ma anche di grande vicinanza ed amore tra gli iscritti,  provenienti dalle numerose sezioni.

“Una grande famiglia – ha raccontato il presidente Avis provinciale del Fermano, Franco Rossi – Anche questo è l’Avis, oltre alla donazione di sangue che, diciamocela tutta, è un grande gesto di coraggio ed un grande dono volto a salvare vite umane.”.

 

Durante la conviviale si sono incontrati il nuovo presidente dell’AVIS Nazionale Briola ed il giovanissimo presidente della Comunale di Monte San Pietrangeli, Massimo Toscana che, insieme al Presidente Provinciale Franco Rossi, lo ha ufficialmente invitato per la festa del cinquantesimo di fondazione della locale sezione.  


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