Sfondano la porta
e mettono a soqquadro
la trattoria Excelsior

Hanno sfondato la porta. Poi, una volta dentro, hanno messo tutto a soqquadro, rovistato dappertutto, forse alla ricerca di qualcosa di valore o soldi da rubare. Ma da quello che risulta ai titolari del pubblico esercizio sangiorgese sembra che i malviventi siano stati costretti ad andarsene con un pugno di mosche. Nel mirino della microcriminalità ieri notte ci è finita la trattoria Excelsior della famiglia Iommi.

Intorno alle 22,40 il telefono dei proprietari, con la trattoria chiusa per ferie, ha iniziato a squillare a ripetizione. Dall’altra parte della cornetta alcuni residenti per avvisare gli esercenti che qualcuno si era introdotto nella trattoria in via Trevisani, a due passi da piazza della Marina, cuore della città. A quel punto Giorgio, figlio dello storico ristoratore sangiorgese Camillo Iommi, si precipita sul posto. E trova il ristorante di famiglia sotto sopra.

“La porta sfondata. Sono entrato col timore che avessero distrutto tutto il locale”. E in effetti poco ci è mancato. “Stiamo verificando se manchi qualcosa anche se al momento sembra che non abbiano rubato nulla. D’altronde cosa volevano trovare? Non lasciamo mai nulla di valore in trattoria. E siamo anche chiusi per ferie. Ecco, appunto, ferie: rovinate. Avevamo in mente di riaprire tra qualche giorno ma probabilmente l’apertura slitterà anche se noi faremo di tutto per rispettare i tempi di riapertura. Siamo amareggiati e sempre più impauriti. Pochi mesi fa la gioelleria L’Arte dell’Oro, a pochi metri dalla ‘Excelsior’ ha subìto una rapina (leggi l’articolo). Non si può lavorare in questo modo. Ringraziamo comunque i vicini che ci hanno avvertito e i carabinieri che sono venuti a verificare l’accaduto”. E per la famiglia Iommi parte inevitabilmente l’amara conta dei danni.

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