Il flagello della mareggiata,
a Porto Sant’Elpidio si contano i danni:
costa decine di migliaia di euro
la furia delle onde (Le Foto)

PORTO SANT'ELPIDIO - Luna Rossa, Splash e Veliero gli stabilimenti più pesantemente colpiti da una delle mareggiate più violente degli ultimi anni; si spera nello stato di emergenza per ricevere un parziale ristoro dei danni, mentre il sogno restano le scogliere emerse. A Porto San Giorgio danni, rifiuti e detriti. Spazzata via anche la spiaggia attrezzata per disabili

di Pierpaolo Pierleoni

Dopo la nottata da incubo rimane la conta dei danni, l’ennesima; la speranza, flebile, di un ristoro agli operatori balneari; l’attesa, infinita, di una soluzione certa che ha un nome, ma anche un costo elevato e dei tempi difficilmente compatibili con una situazione già critica con tutta una stagione invernale da affrontare.

Porto Sant’Elpidio si è svegliata stamattina con un litorale ancora una volta flagellato da una delle mareggiate più violente degli ultimi anni. Le onde hanno superato i tre metri d’altezza, il vento i 30 nodi di velocità. La situazione ha iniziato a peggiorare dal pomeriggio di ieri, intorno all’una di notte il picco (leggi l’articolo). I problemi sono sempre gli stessi, cambiano solo i protagonisti. Stavolta, a subire i danni più pesanti sono stati anche chalet che in passato erano stati interessati in modo meno violento dall’erosione.

Da Luna Rossa le onde sono arrivare ad infrangere le vetrate e ad inondare l’interno del locale. La piastrellata esterna è disastrata, nella parte centrale è collassata, ma anche ai lati la pavimentazione ha ceduto, finendo in acqua. L’area è stata transennata e già stamattina si lavorava alacremente per chiudere tutta la parete lato mare con delle lastre di compensato. Situazione altrettanto critica appena più a nord, da Splash, anche qui la furia del mare ha divelto e scaraventato in basso le travi in legno fuori dallo chalet. Del campo da beach volley dello stabilimento non resta che la recinzione esterna, metà del terreno ha ceduto. Situazione critica, nei pressi dell’ex Orfeo Serafini, per il Veliero. Dell’arenile non c’è più traccia ed ha ceduto la pavimentazione sul lato ad est del ristorante ed abbattuto pali. Uno scenario impressionante in un tratto della costa che fino a qualche anno fa vantava, insieme al vicino Tropical, la spiaggia più lunga della città.

Una furia di acqua e ghiaia anche negli chalet interessati dalla realizzazione delle scogliere radenti nei mesi scorsi, come Trentasette, Storione e Salè. Rispetto ai disastri subiti nel recente passato, però, i danni sono tutto sommato limitati. Sporcizia e danni anche nelle parti esterne di Moyto, Vaca Paca, Kookà, Pepe Nero, Konkobà, dove l’acqua è entrata nei casotti per il rimessaggio degli attrezzi. In alcuni punti i sassi sono arrivati fino alla pista ciclabile ed alle panchine posizionate lungo la passeggiata lungomare. In più punti, i sacchi di sabbia posizionati lo scorso anno per arginare il mare sono sprofondati sotto la sabbia, ormai ne rimane emersa appena una piccola porzione.

Ora si spera nel riconoscimento dello stato di emergenza, richiesto dal governatore Luca Ceriscioli. In mattinata sono partite le lettera dalla Regione ai Comuni con richiesta di sollecito invio di una relazione dei danni, supportata da documentazione fotografica, per attivare le procedure per l’eventuale ristoro, sia per la parte pubblica che per le concessioni private. L’unica soluzione definitiva, auspicata da amministratori e balneari, resta solo quella delle scogliere emerse, inserite di recente nel Piano di difesa della costa. Ma dalla previsione al trovare 20 milioni di euro il passo è enorme. “Mi auguro che la politica regionale non ci lasci soli e compia tutti gli sforzi possibili per trovare i finanziamenti necessari a porre fine ad una situazione disastrosa” commenta il sindaco Franchellucci.

A Porto San Giorgio i danni hanno interessato tutto il litorale, in particolar modo quello centrale (leggi l’articolo) con danni alle attrezzature e un enorme quantitativo di rifiuti e detriti depositatisi sulla sabbia. Colpita anche l’area attrezzata per disabili, l’unica della città, nella spiaggia libera antistante il Comune. La mareggiata ha sollevato piastre di cemento e distrutto le piazzole inaugurate alla fine di giugno. La zona centro è stata la più esposta e in qualche caso l’acqua è arrivata a lambire gli chalet, a protezione dei quali sono state alzate barricate di sabbia.

I danni a Porto Sant’Elpidio

La spiaggia attrezzata per disabili di Porto San Giorgio

Maltempo, ‘flagello’ mareggiata Franchellucci: «La peggiore di sempre» Ceriscioli chiede lo stato di emergenza (Foto dei danni)

I segni della mareggiata In spiaggia restano danni, rifiuti e detriti (Le Foto)


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