LA CHIUSURA
Addio Camera di Commercio di Fermo, oggi decade l’ente vicino alle imprese:
Di Battista ringrazia i dipendenti

FERMO - E' stato il primo simbolo di 'speranza' per la ritrovata autonomia della provincia di Fermo. Camera Unica che arriva in una fase di grande crisi e sofferenza per il distretto calzaturiero del Fermano con fabbriche, anche importanti, che chiudono i battenti. Saprà il nuovo Ente dare le stesse risposte? Questa la preoccupazione e al tempo stesso la speranza

Il saluto del presidente Di Battista ai dipendenti

di Paolo Paoletti

“E’ grazie al vostro impegno, alla professionalità e all’aver preso a cuore questa istituzione che la Camera di Commercio di Fermo si è distinta per i servizi alle aziende del territorio”. Con queste parole il presidente Graziano Di Battista, visibilmente emozionato, ha incontrato, questa mattina alle 11, i dipendenti della Camera di Commercio di Fermo per l’ultimo saluto prima del passaggio di consegne ad Ancona.  Da domani infatti, la Camera di Commercio di Fermo non esisterà più e tutto sarà accentrato nel capoluogo dorico sotto la guida del presidente designato, l’ascolano Gino Sabbatini.

I vertici della Regione Marche, in primis il governatore Luca Ceriscioli e l’assessore Manuela Bora hanno tirato dritto. Anche la politica regionale, sia di maggioranza che di opposizione, in realtà ha fatto ben poco per opporsi alla nascita della Camera Unica. Il mondo imprenditoriale Fermano aveva invece detto no in maniera inequivocabile alla Camera di Commercio regionale accentrata ad Ancona, chiedendo, più semplicemente, la formazione di due Camere, una Marche Nord ed un’altra Marche Sud che avrebbero meglio identificato una regione caratterizzata da grandi differenze, dettate proprio dal tessuto imprenditoriale.

Camera Unica che arriva in una fase di grande crisi e sofferenza per il distretto calzaturiero del Fermano con fabbriche, anche importanti, che chiudono i battenti. Saprà il nuovo Ente dare le stesse risposte? Questa la preoccupazione e al tempo stesso la speranza.  Una scelta politica, quella del Governatore Ceriscioli e della sua Giunta, che ha creato non pochi malumori anche all’interno dello stesso Partito Democratico e che potrebbe farsi sentire con un voto di protesta del Fermano in occasione delle prossime elezioni regionali.   Non si salvano neanche quei consiglieri di opposizione rappresentanti del Fermano che hanno però votato a favore della camera unica. 

Che la voce di una piccola provincia non conti molto non è una novità. Nonostante questo il consiglio della Camera di Commercio di Fermo ha lottato, senza mai perdere le speranze.  Partendo dal presidente Graziano Di Battista che già in tempi non sospetti, durante le riunioni nazionali di Unioncamere a Roma, ha più volte preso parola rimarcando la necessità di una rappresentanza più capillare per le imprese, soprattutto per un settore che sta vivendo gravi difficoltà come quello calzaturiero. Stesso discorso per i consiglieri, una parte dei quali, non senza scontri interni, avrebbe optato per il ricorso al Consiglio di Stato. Ultima carta quella diplomatica giocata con Luigi Di Maio durante l’ultima edizione del Micam. Il presidente dell’Azienda Speciale Nazareno Di Chiara aveva esposto la situazione al vice premier che aveva spiegato che avrebbe fatto il possibile per bloccare l’iter, cosa che, evidentemente, non è avvenuta.

Non è rimasto dunque che prendere atto della fine di un’epoca. La Camera di Commercio di Fermo è stata la prima istituzione arrivata in città dopo la nascita ufficiale della nuova provincia. Con l’approvazione della legge istitutiva della Provincia di Fermo ( legge 11 giugno 2004 n. 147), e con l’emanazione del Decreto 1 marzo 2006 con cui il Ministero delle Attività Produttive nominava il Commissario per la costituzione della Camera di Commercio, Agricoltura, Industria e Artigianato di Fermo, si arrivò al primo atto concreto di ri-nascita della Camera di Commercio di Fermo. Con un successivo atto, decisivo per la partenza del nuovo Ente (Decreto Ministeriale 26 luglio 2007), la Camera di Commercio di Fermo venne riconosciuta a norma di legge.

Il presidente ha ripercorso tutti i passaggi, partendo dalla costituzione della Camera “Creata con il supporto e l’aiuto di tutti, dalle Associazioni di categoria, passando attraverso le Istituzioni, i Comuni, le facoltà Universitarie fino alle scuole. Grazie a loro e al supporto delle forze dell’ordine siamo riusciti a garantite al territorio iniziative di sviluppo e quanto era nelle nostre possibilità. A tutti va un grazie di cuore, perché hanno contribuito negli anni a fare della nostra camera un preciso punto di riferimento per l’economia del territorio”

Da allora la Camera di Commercio, guidata da Graziano Di Battista, è stata vicina, passo dopo passo al mondo dell’impresa. Internazionalizzazione, contributi per la partecipazione alle fiere internazionali grazie alla sua Azienda Speciale, collaborazione attiva con il mondo della scuola, tempi per le pratiche rapidi ed efficienti, patrocini alle iniziative del territorio, borse lavoro per i giovani, aiuto alle imprese per la digitalizzazione e chi più ne ha più ne metta. Un lavoro costante che ha visto sempre protagoniste le associazioni di categoria, in primis Confartigianato, Cna e molte altre.

Presidente Di Battista che questa mattina, nel suo saluto, ha voluto ringraziare, oltre ai dipendenti: “Sindaci, autorità del territorio, dirigenti scolastici, studenti, associazioni di categorie per la grande collaborazione”.  Un grazie speciale lo ha riservato alla sua segretaria di sempre, Chiara Cambiotti che, sin dai primi giorni di vita della Camera di Commercio, è stata sempre impegnata con grande professionalità per il funzionamento dell’ente.   “Da oggi  – had etti –  non sarò più presidente della Camera di Commercio di Fermo, ma posso garantivi che sarò sempre al vostro fianco, convinto che chi continuerà a rappresentare questo territorio, nella Camera Unica regionale, (Andrea Santori e Luca Soricetti, con il primo che dovrebbe essere anche membro della Giunta, ndr), sapranno testimoniare le capacità e di conseguenza le necessità del territorio, a partite dal distretto della moda, a quello dell’agroalimentare al turismo che fino a poche ore fa abbiamo gestito in maniera autonoma”

Da domani si inizia con una nuova epoca. A farsi portavoce delle esigenze del Fermano nella nuova Camera Unica come consiglieri fermani saranno Andrea Santori e Luca Soricetti. Una transizione caratterizzata da incertezze ed interrogativi. Resteranno degli uffici decentrati anche a Fermo? Dove verrà distribuito il personale dipendente? Quale futuro per il personale non di ruolo? Saranno confermate le tante iniziative promozionali a servizio delle imprese calzaturiere e non solo? Che fine farà la sede di Fermo al primo piano di palazzo Azzolino? Altro interrogativo riguarda l’Azienda Speciale Fermo Promuove, braccio operativo della Camera di Commercio di Fermo, protagonista di iniziative come l’area hospitality Distretto Calzaturiero delle Marche in occasione del Micam. Un modello promozionale avviato in tempi non sospetti e che alla fiera della calzatura di Milano ha fatto scuola, tanto da essere copiato da paesi come Giappone, Spagna e chi più ne ha più ne metta. Azienda Speciale che resterà ufficialmente in vita fino al 31 dicembre. Dopo quella data un grande punto interrogativo. Una cosa è certa, da domani il Fermano, le sue imprese, il mondo della scuola ed i sindaci,  perderanno un punto di riferimento fondamentale nel suo tessuto socio-economico.


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