di Andrea Braconi
foto di Kerri Montemaggio
Un confronto pacato e costruttivo, quello andato in scena ieri nella sede della Provincia di Fermo tra una delegazione di circa 50 studenti fermani e il vice presidente Stefano Pompozzi, a margine di una manifestazione organizzata dalla Rete degli Studenti Medi Marche e dall’associazione studentesca Noisette.
“É stato importante tenere questa assemblea in Provincia – commentano da Noisette – alla quale ha preso parte anche il presidente della Steat. Siamo stati accolti bene e a differenza dello scorso maggio, quando giustamente la situazione legata al crollo del tetto all’Iti era ancora troppo fresca, ci è stato fatto un quadro completo sulla situazione delle scuole, dandoci molte più sicurezze”.
Diversi gli interventi degli studenti, che hanno rimarcato il loro disagio e la preoccupazione a seguito dei diversi eventi succedutesi a partire dall’agosto 2016, con le scosse di terremoto che hanno portato alla chiusura di alcuni istituti, fino appunto al drammatico fatto che ha colpito il Montani. “Pompozzi ci ha rassicurato molto, spiegandoci anche quanti fondi sono stati stanziati per ogni intervento. Siamo stati avvertiti che il 19 novembre partiranno i lavori nella sede di Scienze Umane, che al momento non è norma per quanto riguarda le barriere architettoniche: non si sono rampe, non si sono ascensori e montascale. Altra questione è che il primo piano ha diverse infiltrazioni e manca lo spazio fisico per spostare le classi”.
Sul Classico,aggiungono gli studenti, la Provincia ha ribadito l’investimento di 6 milioni per la nuova sede, mentre sul fronte Montani i lavori dovrebbero iniziare la prossima estate. “La Provincia ci ha spiegato di aver vinto un bando per fare l’adeguamento sismico degli istituti ed entro l’anno prossimo si sapranno i singoli dettagli. Vogliamo ringraziarli, a partire da Pompozzi, per la piena disponibilità e per la chiarezza con la quale ci hanno esposto le varie problematiche e progettualità”.
Il prossimo passaggio sarà un incontro intorno alla metà di gennaio, sempre con il vice presidente, per un aggiornamento sugli interventi effettuati in questo periodo a Scienze Umane.
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