di Alessandro Giacopetti
Da venerdì 14 a domenica 16 dicembre Fermo tornerà ad essere crocevia di docenti, studenti e grandi sassofonisti italiani ed internazionali, per lo Stage Internazionale del Sassofono. Edizione numero 23 per un fine settimana di concerti e formazione con il Maestro Massimo Mazzoni, docente e sassofonista, nella veste di direttore artistico.
Dopo il programma anticipato nei giorni scorsi da Cronache Fermane, oggi è stato Carlo Verducci, presidente del Conservatorio Pergolesi, ad aprirne la presentazione: “Lo Stage di Sassofono è curato dai docenti Massimo Mazzoni e Lucy Derosier. La sua organizzazione è una operazione collegiale del Conservatorio stesso. Andando avanti con gli anni, come il vino, diventa sempre più pregiato – ha poi scherzato il presidente – arrivando a coinvolgere la città con la sua grande rilevanza culturale. Saranno presenti maestri di rilievo e potrà essere anche un mezzo di promozione turistica viste le presenze nazionali e internazionali. Non sarebbe possibile – ha concluso Carlo Verducci – senza il supporto della Fondazione Carifermo e la collaborazione del Comune di Fermo”. Nell’organizzazione è presente anche l’Associazione Sassofonisti Italiani. Un valore turistico e di promozione culturale della città sottolineato anche dal vicesindaco Francesco Trasatti, assessore alla Cultura. “La collaborazione con il Conservatorio prosegue con il sax, dopo il concerto del 2 dicembre, inserito nella stagione lirica”.
Nicola Verzina, direttore del Conservatorio ha attribuito tutto il merito dell’organizzazione al suo predecessore nel ruolo di direttore: “il maestro Massimo Mazzoni che assieme a Lucy Derosier è capace di portare a Fermo un appuntamento che è anche occasione di aggregazione e di incontro tra studenti italiani e quelli provenienti dall’estero. Stessa cosa accade per i docenti, tra i quali ci sono i massimi esponenti della interpretazione del sassofono. Possibili, quindi, – secondo Nicola Verzina – scambi di idee e momenti di ascolto di musiche nuove, anche eseguite da grandi interpreti”.
La parola, quindi, è passata a Massimo Mazzoni, direttore artistico: “Organizzarlo è sempre difficile. Sono felice che dopo 23 anni si rinnovi l’ospitalità e il supporto del Conservatorio che accoglie l’iniziativa. L’età media degli studenti che arriveranno sarà compresa tra 18 e 22 anni.
Momento importante sarà il concerto di sabato 15 dicembre alle 21.15 al teatro dell’Aquila, l’unica struttura in grado di accogliere i 70 sassofonisti della Sonora Junior Sax, in arrivo dalla Campania”. Presenti alla mattinata nell’auditorium Isaia Billé della sede del Conservatorio Pergolesi, anche alcuni dei ragazzi che collaborano all’organizzazione. “Con il loro entusiasmo – ha ribadito Massimo Mazzoni – danno la spinta giusta per organizzarlo. Alcuni ragazzi partecipanti allo stage negli anni scorsi hanno scelto di restare in conservatorio per studiare durante un triennio”.
Da sottolineare la presenza di grandi maestri internazionali: da Siviglia arriverà Alfonso Padilla, da Lille arriverà Frédéric Basquin e da Birmingham, Naomi Sullivan. Inoltre, Mario Marzi, sassofonista alla Scala di Milano che assieme al jazzista Achille Succi proporrà un abbinamento tra classico e jazz. Intitolato Bach in black, unirà la musica classica alla jazzistica, domenica 16 dicembre alle 11.30 nella sede del Conservatorio.
Lo stage di sassofono presta la giusta attenzione anche ai giovani sassofonisti talentuosi. Salvatore Castellano e Simone Moschitz sono stati eletti negli ultimi due anni “migliori studenti del conservatorio di Milano”, e il Maestro Mazzoni era presente nella giuria che ne ha decretato la scelta. Uno stage di sassofono che conferma il valore di aggregazione che ha la musica, all’interno di un conservatorio Pergolesi dove studiano 35 alunni nella classe di sassofono.
La prossima settimana ci sono altri tre appuntamenti nel calendario del Pergolesi: martedì 18 alle ore 16 è organizzata una conferenza che vede protagonista Giacomo Fornari, un musicologo di Bolzano grande esperto di Mozart. Mercoledì 19 alle ore 18 sarà la volta di un concerto di musica antica, mentre giovedì 20 alle ore 19 sarà protagonista la musica contemporanea con musiche di docenti del Pergolesi, maestri compositori che eseguiranno lavori propri, declinati secondo un tema specifico.
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