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Dalla scuola Don Ricci al museo archeologico, studenti diventano artigiani Piceni

FERMO/BELMONTE PICENO - Un paio di zoccoli e un disco corazza saranno esposti al museo; il prossimo anno sarà la volta di una spada e un anellone

di Alessandro Giacopetti

Un paio di zoccoli da donna, e un disco corazza (Cardiophylax) da uomo saranno a breve esposti nel museo archeologico dedicato ai ritrovamenti Piceni situato lungo il corso di Belmonte. Sono stati consegnati ieri nelle mani del sindaco del Comune belmontese, Ivano Bascioni, da un gruppo di ragazzi della scuola Don Ricci – Artigianelli di Fermo. A lavorare per realizzarli sono stati un totale di circa 35 alunni di tre classi: il secondo anno calzatura, terzo anno operatore impianti elettromeccanici e terzo anno per la realizzazione di veicoli a motore. Tutti del Centro di Formazione professionale Artigianelli – Opera Pia Don Ricci.

“Un lavoro che fa parte di noi e che ci rappresenta in quanto relativo ai Piceni, – hanno detto alcuni dei ragazzi coinvolti – e Piceni siamo tutti noi. Dopo essere stati molto coinvolti nella realizzazione oggi siamo soddisfatti dal risultato. Ci auguriamo che molti visitatori potranno recarsi al museo per vederli”, hanno detto alcuni dei ragazzi presenti, prima della consegna ufficiale dei lavori. “Un progetto che prosegue – ha affermato il coordinatore, Giacomo Recchioni, già collaboratore con il Comune di Belmonte per altri progetti relativi al museo – in quanto i ragazzi saranno impegnati nei primi mesi del nuovo anno nella realizzazione di altri oggetti, sempre uno maschile e l’altro femminile: una spada e un anellone piceno.

Tutto nasce dalla volontà di coinvolgere ragazzi di Fermo in un progetto legato alla propria storia, perché i Piceni rappresentano la storia che riguarda tutti noi. Ho scelto di realizzarlo in questo istituto superiore dove ho svolto anche una conferenza, visto sia il livello di attenzione che hanno avuto, sia la presenza di macchinari e attrezzi, oltre alla disponibilità di materiali necessari: cuoio e bronzo soprattutto. Il progetto lo hanno fatto davvero i ragazzi, che sono stati anche filmati nelle varie fasi, e ha avuto ottimi risultati. Avendo poi la necessità di esporre queste realizzazioni, ho subito pensato al museo archeologico di Belmonte, grazie anche alla disponibilità del sindaco Bascioni e a quella delle insegnanti della scuola. I due pezzi realizzati, tra cui il disco corazza, sono tipici della sfera culturale Italica, sottogruppo Piceno. Sul disco è rappresentato anche il bestiario fantastico. Questo manufatto si ritrova dalla valle del Sangro fino all’Esino”, ha chiarito giacomo Recchioni, coordinatore del progetto. Ai ragazzi sono stati donati tre libri relativi proprio ai Piceni, con numerose illustrazioni e dati che potranno essere loro utili per i successivi lavori.


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