Fermana-Monza, le
voci dalla sala stampa

Cristian Brocchi, con un passato da centrocampista in Serie A, oggi alla guida del Monza di Silvio Berlusconi

di Paolo Gaudenzi

FERMO – “Faccio i complimenti ai miei ragazzi per la vittoria, non è stato facile giocare la palla su un campo simile, per le condizioni dello stesso, solitamente cerchiamo la costruzione della manovra da dietro e nella partita in questione non abbiamo potuto farlo”.

Approccia così l’analisi della gara il tecnico brianzolo Cristian Brocchi, primo ad entrare in sala stampa dopo il triplice fischio.

“Ci aspettavamo una Fermana pronta a lottare e lesta sulla seconda palla, come tipico dei gialloblù, ma siamo riusciti ad avere la meglio – ha proseguito -. Sottolineo ancora una volta i complimenti ai miei, in un contesto societario che tutti sanno, ambizioso e con giocatori in arrivo, non è facile per la rosa mantenere costantemente concentrazione ed attaccamento al gruppo. E’compito mio fare in modo che fino all’apertura del mercato ci sia la piena e granitica unità d’intenti”.

Flavio Destro mentre analizza la sconfitta interna contro i biancorossi brianzoli

“Sapevamo di trovare giocatori importanti davanti a noi – l’esordio di Flavio Destro – l’episodio del gol lo testimonia, dovevamo evitare però il tiro a porta. Per il resto non ho visto tante situazioni pericolose altrui. Di certo abbiamo avuto tempo per rimediare, ma andava concretizzata la nostra supremazia nel secondo tempo. In fase di rifinitura dobbiamo abbandonare quella precipitazione che si  palesa lesiva, mantenendo invece maggiore lucidità. Globalmente, però, è stata una partita di cuore, dove abbiamo lottato fino alla fine.

“Urbinati – uscito dal campo per infortunio – sarà valutato a breve. D’Angelo era in panchina ma con dei problemi e ho preferito non impiegarlo. Fofana ha fatto bene, è un giovane che ha margini di crescita. Maurizi si è ben sacrificato in un ruolo che non era il suo è stato positivo – il focus del tecnico sui singoli -. A fine gara siamo stati un po’ troppo nervosi, serve più serenità in campo, a prescinde da quello che succede, acquisirla ci farebbe solo bene”.

“I lanci in verticale a cercare la testa di Cremona ad innescare i brevilinei? – la nostra sollecitazione tattica – Si, ci abbiamo provato, in coda al match ho anche messo a centro area Comotto come centravanti aggiunto per aumentare il peso nel gioco aereo, ma il Monza si chiudeva bene, creando tanta densità e non era di certo facile trovare spazi. Adesso ci prepariamo per il derby di San Benedetto, con una seduta anche nel giorno di Natale, probabilmente nel primo pomeriggio. Per il resto, come sapete non parlo mai degli arbitri, il fischietto fa le sue scelte, giuste o sbagliate che siano noi le dobbiamo rispettare. Come dico sempre, guardo solo in casa mia, analizzando quello che abbiamo fatto per apportare i dovuti correttivi laddove se ne reputi sia il caso di intervenire”.

Samuele Maurizi, esterno offensivo impiegato mezzo sinistro dopo l’infortunio di Urbinati

Esterno polivalente, offensivo e difensivo, ma con l’uscita per infortunio di Urbinati eccolo impiegato anche come interno sinistro di centrocampo in una linea mediana a quattro.

Samuele Maurizi ha arricchito così di un ruolo il plasmarsi all’undici di Flavio Destro, dimostrando, nella nuova veste tattica, visione di gioco e senso della posizione. “Purtroppo l’infortunio di Urbi ha costretto il mister a ridisegnare la squadra – afferma Maurizi – ma non si è trattato di nulla di inventato sino in fondo: in settimana avevo anche provato il ruolo di mezz’ala quindi non si è trattato di un vero e proprio salto nel vuoto”.

“Quando sono chiamato in causa vorrei dare molto di più – precisa il giocatore con un velo di autocritica prima di congedarsi – perché se si torna a casa a mani vuote cerco anche dentro di me eventuali modifiche da fare per il futuro. Adesso accantoniamo la sconfitta contro il Monza per catapultarci nella gara contro la Samb. Siamo prontissimi per il derby del giorno di Santo Stefano“.

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