“Fermo e tutte le altre amministrazioni comunali fermane onorino la tradizione democratica del nostro territorio e, come a Palermo, disobbediscano alla barbarie”. Inizia così l’appello fatto ai sindaci del territorio da parte del Partito della Rifondazione Comunista di Fermo. Un vero e proprio appello a prendere le distanze dall’applicazione dell’art 13 del decreto sicurezza firmato Lega e 5 Stelle.
“La scelta del sindaco di Palermo Leoluca Orlando di non rispettare le norme del cosiddetto decreto sicurezza nelle parte che vieta ai Comuni la possibilità di rilasciare la residenza a quei migranti a cui scade il permesso di soggiorno è un atto di alto valore costituzionale – spiegano i componenti di Rifondazione – Quel divieto significherebbe infatti impedire a migliaia e migliaia di persone di usufruire dell’assistenza sanitaria, di non poter più avere la scuola per i propri ragazzi, ne alcun altro diritto, più in generale mettere nell’illegalità persone che da tempo vivono e lavorano nel nostro Paese. Certo questa azione sembra tardiva e parziale, certo il decreto Minniti conteneva già le premesse di questa inciviltà, tuttavia è una scelta importante e Orlando non va lasciato da solo. Già altri sindaci sembrano intenzionati a seguirne la rotta. Per questo invitiamo l’amministrazione comunale di Fermo e tutte le altre amministrazioni comunali fermane, ad un atto coerente con la storia civile del nostro territorio, cioè ad emanare un provvedimento che come a Palermo, Napoli e in altre città, rifiutando di obbedire ad una norma palesemente anticostituzionale, riconosca e consenta il diritto di cittadinanza a quelle persone che abbiamo saputo accogliere e che ci hanno insegnato cosa significhino in concreto le parole solidarietà e integrazione”. A tal proposito, Massimo Rossi presenterà a breve un ordine del giorno al Consiglio comunale di Fermo.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati