“L’assessore regionale Sciapichetti ci accusa di mancata tempestività sulle convenzioni del personale che lavora per il terremoto il che rallenterà la ricostruzione? Difficile che i cittadini notino la differenza visto che in due anni la regione Marche ha evaso solo il 2% delle pratiche. Sciapichetti lo ignora o ha voglia di emulare il suo presidente Ceriscioli? La sua uscita fa il paio con la gaffe sulla mancanza della norma sulle macerie che non era stato in grado di leggere nella legge di bilancio”. Paolo Arrigoni, senatore della Lega responsabile per le Marche risponde per le rime all’accusa di ritardo da parte del governo nel rinnovo dei contratti a tempo determinato citando dati inquietanti sull’operato dell’Ufficio per la Ricostruzione delle Marche (LEGGI QUI).
“Sciapichetti pretendeva dal Governo attuale quella bacchetta magica che non basterebbe per rimediare a due anni di nulla targati Pd e conditi da ripartizione di poltrone e risorse – chiosa Arrigoni – Perché non ammette che, nonostante il Governo fosse alle prese con il rischio di procedura di infrazione da parte dell’Europa, ha investito ingenti risorse sul terremoto e rinnovato i contratti in deroga al decreto dignità per garantire servizi ed evitare perdita di know how?”.
Arrigoni si chiede sconcertato come Sciapichetti possa giustificare l’utilizzo da parte dell’USR Marche di personale reclutato attraverso le agenzie di lavoro interinale palesemente contrario alla normativa. “Sciapichetti o ci fa o ci è quando dice che l’USR Marche sta provvedendo al rinnovo degli interinali – spiega Arrigoni – È questo il modo di affrontare la ricostruzione? Cambiando personale ogni tot mesi? Senza contare che la norma esclude la possibilità di utilizzare questa forma di lavoro flessibile nell’ambito della struttura straordinaria. Sarà per questo che stanno temporeggiando?”
Arrigoni invita dunque ancora una volta Sciapichetti e la giunta Pd a guardare ai fatti lasciando da parte il terrorismo mediatico. “Come promesso abbiamo puntato a garantire la ricostruzione anche dal punto di vista della gestione – aggiunge Arrigoni – Sono stati prorogati fino al 2020 la struttura del Commissario, gli Uffici Speciali regionali ed i 700 tecnici con contratto a tempo determinato che si occupano delle pratiche della ricostruzione privata e pubblica presso i comuni del cratere. Sciapichetti ci dimostri che tutto questo è inutile a fronte di poche decine di unità per le quali si perfezionerà a giorni la proroga”.
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