L’esultanza di Gentile alla rete che apre le marcature
di Leonardo Nevischi
MARINA PALMENSE – Tempo da lupi, derby da leoni. Nel secondo turno del girone di ritorno la Palmense conquista la seconda vittoria casalinga della stagione grazie alle reti di Gentile e Rapagnani. A farne le spese la Futura 96 che, ancora priva del suo bomber Cingolani, fatica a segnare (solo 2 reti nelle ultime sette gare, nessuna siglata da un attaccante). Capitan Francesco Conte accorcia nel finale con una splendida punizione, ma nel computo totale a pesare sono le chance fallite dai capodarchesi nella prima frazione.
L’esultanza di Rapagnani al gol del raddoppio, mentre abbraccia Frascerra autore dell’assist
IL TABELLINO
PALMENSE 2 (4-4-2): Osso; Kouassi, Cocciaretto, Pagliarini, Gentile; Cameli, Croceri, Marsili, Fagiani (29’ st Pelliccetti); Frascerra, Rapagnani (33’ st Osorio). A disposizione: Ciarrocchi, Giugliano, Gregonelli, Mauro, Serantoni, Turhani, Iualè, Mattioli. All. Stefano Cipolletta
FUTURA 96 1 (3-4-2-1): Verone; Belleggia (18’ st Riccardo Basili), Gobbi, Smerilli; Islami, Conte, Mancini (31’ st Nicola Capiato), Santarelli; Mannozzi (26’ st Spinozzi), Fiumaroli (40’ st Bordoni); Giuliani. A disposizione: Mureni, Drammeh, Marzan. All. Giovanni Clerici
RETI: 6’ st Gentile, 15’ st Rapagnani, 35’ st Conte
ARBITRO: Steeve Belli di Pesaro; assistenti Stefano Allievi di San Benedetto del Tronto, Sara Silenzi di San Benedetto del Tronto
NOTE: Ammoniti Cameli, Marsili, Spinozzi. Corner 8 – 2. Recupero +1’ +4’
Capitan Francesco Conte, autore della magnifica rete del 2-1
LA CRONACA
In un “Orlando ed Ilario Stanghetta” impregnato di fango, per il diciassettesimo turno del girone B di Promozione, va in scena il derby fermano tra la difesa più perforata del torneo (quella della Palmense con 29 reti incassate) e il secondo peggior attacco (quello della Futura con solo 13 gol all’attivo).
Mister Cipolletta dispone un robusto 4-4-2 lasciando i compiti offensivi solo al tandem composto da Frascerra e Rapagnani. Di contro, Giovanni Clerici risponde con lo stesso 3-4-2-1 che una settimana prima ha ottenuto i tre punti con il Monturano Campiglione, fatta eccezione per l’influenzato Paniccià, sostituito tra i pali da Verone.
Nella prima frazione le due squadre non riescono a fare filtro a centrocampo e si assistono a quarantacinque minuti vivaci, caratterizzati da diversi capovolgimenti di fronte.
I primi a farsi pericolosi sono i padroni di casa con Gentile che da una punizione indiretta costringe Verone ad opporsi con i pugni. La risposta degli ospiti passa dai piedi di Mannozzi che imbuca Fiumaroli davanti ad Osso, ma il numero uno locale respinge con i piedi.
Al 21’ l’estremo ex Martin Sicuro si ripete: la difesa arancioverde resta immobile perché convinta della posizione di offside di Belleggia, il quale invece fugge via sulla destra e pesca in area Mannozzi che va alla volee, ma Osso respinge nuovamente in tuffo. Passano due minuti e la Palmense copia-incolla l’azione precedente di Fiumaroli con Fagiani, ma anche qui Verone non si lascia superare.
Alla mezzora la Futura va vicina al vantaggio con Gobbi, il quale svetta più in alto di tutti ma non indirizza bene la punizione di Mancini. Poco prima del duplice fischio, invece, è Mannozzi a divorarsi la rete: brucia tutti sul filo del fuorigioco ma giunto a tu per tu con Osso non riesce a superarlo.
La ripresa è ad appannaggio degli uomini di Pelliccetti: i capodarchesi restano negli spogliatoi e la Palmense si dimostra più cinica di quanto non fossero stati i rossoblù nel primo tempo.
Prima, da un corner battuto da Croceri, Frascerra inzucca di testa senza gloria, poi poco dopo quest’ultimo si traveste da uomo assist ed innesca Marsili, murato da Verone in uscita. Il forcing dei rivieraschi si fa sempre più intenso e al 51’ Gentile si inserisce lungo la linea mancina dell’out e sigla il vantaggio con un diagonale chirurgico.
La Futura resta frastornata e i locali servono il bis: Rapagnani vince una serie di rimpalli ma successivamente viene neutralizzato da Verone, tuttavia sul proseguo dell’azione Frascerra elude la marcatura di Smerilli e Santarelli, arriva sul fondo e pennella in area per Rapagnani, il quale ha tutto il tempo di stoppare la sfera di petto e trafiggere Verone con il destro.
Sotto di due reti, alla formazione di mister Clerici servirebbe un episodio per riaprire la gara e questo arriva proprio a dieci dal termine, quando Conte si inventa una punizione telecomandata che scavalca la barriera e si spegne sotto l’incrocio dei pali.
Nel finale gli ospiti provano in tutti i modi a riequilibrare il risultato, ma le ultime due chance sono dei rivieraschi: (83’) Croceri effettua una punizione velenosa che chiama Verone al tuffo e (88’) Osorio sigla il tris in mischia, tuttavia vanificato dalla bandierina alzata dell’assistente Sara Silenzi di San Benedetto del Tronto.
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